Allergia piemontese per la Prosecco Doc Imoco: anche Chieri le strappa un punto. La vetta è salda ma Milano si avvicina

Capitan Asia Wolosz in palleggio al Palaverde contro Chieri in un match dello scorso campionato

La Prosecco Doc Imoco soffre le squadre piemontesi. La considerazione sorge spontanea dopo la partita di questo pomeriggio che in un Palaverde quasi pieno ha visto le pantere battere solo al tie-break, e dopo una doppia rimonta con tanto di matchball annullato alle avversarie, la Reale Mutua Fenera Chieri ’76, autrice di una prova distinta nel contesto di una partita che ha alternato spettacolo di primo livello a errori marchiani. Prima di Chieri, solo Pinerolo era riuscita in stagione a portare al quinto De Gennaro (oggi Mvp a furor di popolo) e compagne. Dopo la terza giornata di ritorno di regular season le campionesse d’Italia vedono diminuire a 3 punti il vantaggio nella classifica di serie A1 Tigotà su Milano, mattatrice sabato sera sul campo di Scandicci, e lo scontro diretto del 4 febbraio è sempre più vicino.

Gli starting six

L’allenatore di casa Daniele Santarelli manda subito in campo Haak opposta a Wolosz, una coppia centrale tutta azzurra (Fahr – Lubian) e due posti 4 made in Usa (Plummer – Lanier), libero De Gennaro. Giulio Cesare Bregoli replica con Malinov – Grobelna, Weitzel – Gray, Omoruyi – Kingdon in banda e – non è un gioco di parole – Spirito libero.

Primo set

La firma sul primo punto del pomeriggio è di Plummer, che dopo pochi istanti concede il bis sempre da posto 4. Tra le piemontesi non si vedono né la “cazzimma” degennariana né la precisione in attacco, motivo per cui Bregoli chiama il primo time out del pomeriggio già sull’1-4. Al rientro arriva il primo muro chierese, subito seguito da un’uncinata di Haak. Gli Usa dettano legge nell’attacco gialloblù: entra in partita anche Lanier con il punto del 6-4. Anche lei, curiosamente, “raddoppia” poco dopo. L’ace di Fahr e un nuovo punto di Lanier scavano un solco ancora più profondo tra padrone di casa e ospiti: Bregoli, che con la panchinata di Omoruyi non ha ottenuto granché, si appella al secondo time out. Haak sbaglia malamente un servizio ma si fa tosto perdonare con il punto che doppia Chieri (12-6). Il servizio non è il fondamentale migliore per alcuna delle squadre in campo (errori a ripetizione da ambo le parti della rete), e allora lo spettacolo si cerca altrove, ad esempio nei palloni salvati in qualunque modo da Wolosz (sensazionale quello – ad altezza primo arbitro – nel finale di set) o nelle soluzioni d’attacco di Bella, che spaziano dal fendente al lob con la medesima efficacia. Lanier si fa trovare impreparata sul servizio di Grobelna, poi l’applauso del Palaverde e la sigla di Ufo Robot partono simultaneamente dopo una prodezza di Haak. Da manuale del volley l’azione che porta al 18-11 della svedese. Chieri mostra cose buone, l’Imoco forse si rilassa un po’ e anche Santarelli si sente in dovere di interrompere il gioco (20-16). Wolosz e Lubian prendono alla lettera le indicazioni del loro tecnico e confezionano un’ottima fast. Santarelli chiede al secondo arbitro, la capotreno Salvati, di fare una fermata al videocheck, il quale conferma la regolarità dell’azione di Chieri (21-17, piemontesi sempre in carrozza). Haak fa il punto della – solo presunta – tranquillità, Omoruyi inizia a fare punti quando sembra ormai tardi e invece non lo è: anzi, dopo un errore di Haak in attacco e il time out di Santarelli è proprio l’ex pantera a trovare il pari a quota 23. Per fortuna delle gialloblù, Chieri pasticcia e consegna un setball sulla battuta della rientrata Plummer. L’attacco di Weitzel viene difeso in bagher da… Santarelli, e si va inaspettatamente (per come si era messo il parziale) ai vantaggi. Haak riporta avanti le sue, Squarcini manda (ampiamente) out il servizio. Il momento è delicato e Wolosz si affida con profitto ad Haak, che poi va ai 9 metri, ma Lanier si fa murare. Dopo 53 scambi arriva il setball per la Reale Mutua, che capitalizza al meglio un pallone conteso e manda i sestetti al cambio di campo.

Secondo set

E’ sicuramente un caso che i tecnici Santarelli e Bregoli siano vestiti allo stesso modo, non che entrambi siano un valore aggiunto per i club di appartenenza. Certo, fanno alzare un sopracciglio gli zero muri punto dell’Imoco nel primo set (3 quelli delle avversarie), che doppiano le antagoniste nel triste score delle battute sbagliate (8-4). Si riprende con la fast di Lubian, un lob di Lanier che perplime il pubblico tanto quanto la di poco successiva incertezza in ricezione che porta all’ace di Grobelna e al pari 4. Serve una Haak spettacolare per il primo tentativo di fuga del parziale (7-5). A tratti, la difesa di Chieri sembra il muro contro il quale si allena il tennista, ma poi la squadra di Bregoli difetta qualcosa in attacco. Non è nemmeno fortunata Conegliano (mani out del muro su attacco di Grobelna che vale il sorpasso Chieri a 12), a conferma di un pomeriggio partito in scioltezza e proseguito all’insegna di qualche difficoltà. Clamorosa l’incomprensione tra Malinov e Omoruyi che regala letteralmente il controsorpasso alle pantere. Un parziale di 0-3 è sufficiente per suggerire a Bregoli di fermare il gioco, ma al rientro Grobelna sbaglia grossolanamente un attacco e viene sostituita insieme alla sodale di diagonale Malinov. Al loro posto Morello e Anthouli (202 cm di altezza). Ace di Plummer (17-13), e a questo punto la Prosecco Doc Imoco è chiamata a non farsi sorpassare sul più bello come accadde nel primo set. Tutti in piedi e ovazioni prolungate per il punto di De Gennaro, che inganna Omoruyi anche se i soliti cattivoni degli scoutmen non glielo assegneranno, optando come da prassi per un errore della difesa avversaria. La stessa Omoruyi attacca in rete, quindi fast di Lubian, che fa ace sulla stessa Loveth (per lei pomeriggio non semplice in seconda linea). L’ammissione di colpa di Chieri su un attacco delle tricolori coincide con l’1-1.

Terzo set

Tutto da rifare al Palaverde, dove la Prosecco Doc Imoco denota ancora una scarsa brillantezza a muro ma riduce – rispetto al set iniziale – gli errori al servizio e mantiene buoni standard in attacco, vedasi anche il 3-1 della solita Haak. Incisiva Lanier al servizio, e dove non punge l’americana ci pensa la svedese in attacco (10-7). Omoruyi si riscatta con un bel salvataggio da terra che riporta in scia Chieri, Squarcini schiaccia forte a terra in primo tempo. Le piemontesi sembrano lì lì per pareggiare ma devono fare i conti con errori gratuiti che possono vanificare una prova fin qui assai gagliarda sul campo delle tricolori. Tanti i pallonetti tentati dalle due squadre, pochi quelli riusciti. Sarà per questo che quando Plummer trova in lob il 15-12 il pubblico va in visibilio. Scollinata la metà del set, la prospettiva è quella di dovere sudare ancora molto, e anche così si spiega l’ingresso di De Kruijf per Squarcini. Sembra un segno del destino che il pareggio (a 18) lo sigli Omoruyi, autrice di una partita dai due volti. Pochi secondi ed è vantaggio Chieri, che “rischia” di scappare quando l’internazionale Puecher fischia un’invasione aerea a Conegliano, confermata anche dal check che rimane acceso per confermare che sull’attacco out di Omoruyi non ci sono tocchi gialloblù. Punto di Haak, sorpasso Imoco, time out Bregoli: tutto nel giro di pochi secondi. La partita è sempre ostica, anche lo speaker Luca Barzi deve fare gli straordinari al microfono. De Kruijf in versione olandese volante fa il 22-20, Chieri tenta il check e fa bene: la palla è fuori di pochissimi centimetri. Sia pure di misura, Chieri torna avanti e al Palaverde si aggira il fantasma della paura di un nuovo svantaggio. Turnover per Santarelli ma tre setball per la Fenera: la notizia è che basta il primo, con Skinner che costringe il muro gialloblù a un mani out nonostante la standing ovation di incoraggiamento chiamata a squarciagola da Barzi.

Quarto set

“Saremo promossi” si intitola un album del 1992 di Fausto Leali, presente in tribuna oggi al Palaverde insieme ad altri 4.790. Per essere promossa, ovvero per battere Chieri, l’Imoco dovrà limitare al minimo gli errori (10 solo nel terzo set) e dare il meglio di sé in ogni fondamentale, perché Chieri gioca senza paura e pregusta l’impresa. Non è un caso se il punteggio rimane in bilico molto a lungo, con sorpassi e controsorpassi e un avvio di parziale favorevole alle piemontesi. Altra notizia: De Gennaro subisce un ace (Grobelna, ancora 14-13 Imoco). L’ace di Squarcini rinforza le ugole palaverdiane, Weitzel risponde a Haak, Plummer non va a segno in lob ma – sarà un caso – con un fendente, poi arpiona male un pallone e sono quattro tocchi in campo Imoco. Haak deve fare gli straordinari ma i punti (pesanti: 21-19, 23-21) li porta a casa. Skinner trova il 23 pari, Santarelli ha per sua fortuna ben due time out da giocarsi nel momento indubbiamente più caldo del pomeriggio. Haak, complice un pasticcio della seconda linea piemontese, trova il setball, annullato da Zakchaiou. Chieri è a due punti dalla vittoria piena, ed è ufficialmente thrilling quando è Puecher in persona a chiedere il videocheck su un servizio “dubbio” di Malinov. L’occhio elettronico dice che è out; tutto dentro, invece, l’attacco di Skinner così come il successivo primo tempo di Squarcini. Succede di tutto, perfino il 2-2 “retrocesso” a 26 pari dal videocheck. Matchpoint Chieri, time out Santarelli, provvidenza Haak: ancora parità. Setball Lanier, Palaverde in delirio e poi sotto i tacchi per un erroraccio che rimette in corsa le piemontesi. Ancora Lanier, ancora Haak, si va al quinto set e per come si era messa non è affatto male.

Quinto set

Prima o poi doveva arrivare, e allora eccolo qui il primo tie-break stagionale al Palaverde. L’alba del quinto fa capire che ci sarà ancora da soffrire per le pantere: Plummer firma un salvataggio sensazionale ma Omoruyi porta sull’1-0 Chieri. Conegliano tenta di prendere il largo (5-2), Grobelna da buon capitano continua a macinare punti e trasmette alle compagne la voglia di non arrendersi fino a che la palla non cadrà (cit. Inno di Lega femminile). Da buona collega di ruolo, anche Haak non smette di andare a segno. Sono 3 i punti di vantaggio per l’Imoco al cambio di campo, e bisogna anche tenere conto che si gioca da quasi due ore e mezzo. Forse Chieri è la prima delle due contendenti ad accusare la stanchezza, come suggeriscono un paio di errori. Anche sull’8-13 la Reale Mutua dà tutto, ma sugli spalti si intona già “Sarò con te”, antipasto della vittoria: sono cinque i matchball, e la tensione si stempera, finalmente, con l’ace di Plummer che realizza il primo quando ormai si è fatta una certa.

PROSECCO DOC IMOCO VOLLEY CONEGLIANO 3 – REALE MUTUA FENERA CHIERI ’76 2 (26-28, 25-19, 21-25, 30-28, 15-9). Durata set: 31′, 25′, 29′, 36′, 16′. Totale: 2 h. 29 minuti. Arbitri: Puecher di Padova e Salvati di Palestrina (Roma). Mvp: De Gennaro. Top scorer: Haak (28 punti). Spettatori: 4.791.

(Foto: Michele Gregolin per Imoco Volley).
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