Intervento notturno, all’ospedale “Santa Maria dei Battuti” di Conegliano, dell’équipe di oculistica diretta dal primario Giovanni Prosdocimo per salvare il bulbo oculare e mantenere la vista una paziente.
“Ieri sera – spiega il dottor Prosdocimo – si è presentata alla nostra osservazione una paziente settantenne affetta da una grave malattia autoimmune dell’occhio (pemfigoide oculare), per cui era già stata sottoposta alcuni mesi fa a intervento di innesto di membrana amniotica.
Dopo un periodo di benessere, la situazione è precipitata con la comparsa, ieri, di una perforazione oculare e quindi un rischio di perdita totale del bulbo, e di conseguenza della vista.
Attivate le procedure interne di emergenza, e contattata la Banca degli Occhi del Veneto, è stato possibile ottenere nel giro di poche ore un tessuto corneale donatore e, grazie alla collaborazione del servizio di anestesia e rianimazione, procedere all’esecuzione, nel corso della notte (l’intervento è finito alle ore 3 circa) di un trapianto corneale a bottone che ha ricostituito l’integrità del bulbo”.
L’équipe intervenuta nella notte sulla paziente era composta dagli oculisti Daniele Brocca e Francesco Romano e dall’anestesista Antonio Balsarin.
“La mia più grande soddisfazione in questi ultimi anni – ha commentato Prosdocimo – è stata il vedere l’autonomia, le capacità professionali e la dedizione dei miei collaboratori ed ex collaboratori da me addestrati nella chirurgia corneale”.
“All’équipe che ha eseguito l’intervento questa notte – sottolinea il direttore generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana, Francesco Benazzi – va il mio più sentito ringraziamento per la professionalità e la tempestività con cui hanno operato la paziente”.
(Fonte e foto: Ulss 2).
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