A una settimana dai fatti avvenuti a Parè, nell’appartamento del condominio al civico 105 via Einaudi, c’è ancora attesa per la data del funerale di Maria Luisa Bazzo, l’87enne rimasta uccisa all’interno della sua abitazione a causa di una serie di ferite d’arma da taglio.
Il fatto è avvenuto giusto una settimana fa quando il figlio, il 57enne Ippolito Zandegiacomo, ha chiamato a casa i Carabinieri (che in seguito lo hanno arrestato) chiedendo il loro intervento.
In questi giorni quanto accaduto ha fatto molto parlare nella comunità coneglianese e specialmente nel quartiere di Parè, dove alcuni abitanti e vicini hanno assicurato di non ricordare negli negli anni un episodio così efferato.
I segnali di una situazione complessa all’interno di quel nucleo famigliare c’erano, anche se non erano tali da far supporre un simile epilogo. Zandegiacomo da anni era in cura per i suoi disagi e gli era stata prescritta una terapia farmacologica, ma resta il dubbio se il 57enne effettivamente assumesse con regolarità i farmaci prescritti, come confermato dalla nipote della vittima, Emanuela Bazzo (qui l’articolo).
Chi conosceva l’anziana ha riferito che la famiglia non aveva problemi di natura economica, ma si capiva che alcune tensioni riguardavano il rapporto madre – figlio, un rapporto divenuto nel tempo, a quanto pare, ancora più complicato.
La signora Maria Luisa, nei giorni che hanno preceduto la sua morte, aveva manifestato una certa apprensione e timore di fronte a determinati atteggiamenti assunti dal figlio, disoccupato, che condivideva l’appartamento con lei.
La comunità di Parè attende di conoscere la data delle esequie di Maria Luisa Bazzo, ma “non abbiamo nessuna novità per quanto riguarda il funerale – ha affermato oggi la nipote Emanuela -. Non sappiamo niente, non abbiamo ancora avuto notizie, quindi aspettiamo anche noi. Dobbiamo attendere gli eventi”. La Procura ha infatti disposto l’autopsia sul corpo dell’87enne.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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