Arrestato a Pordenone il “Gatto”, capo della banda dei furti nelle abitazioni, razzie nel vittoriese e coneglianese

Nell’ambito di una articolata attività di indagine volta ad infrenare una serie di furti aggravati in abitazione, commessi in provincia di Pordenone prevalentemente in orario pomeridiano e serale, la locale Squadra Mobile ha arresto un cittadino straniero di nazionalità albanese, A.M., 30enne pluripregiudicato e senza fissa dimora (ma domiciliato tra Pordenone e Vazzola) per reati specifici contro il patrimonio, unitamente ad altri complici ancora in corso di identificazione, responsabile di almeno 9 furti aggravati in abitazioni, oltre che di numerosi altri reati predatori della stessa specie, in fase di riscontro e riconducibili allo stesso gruppo criminale, tutti commessi ad iniziare dal corrente mese di novembre, nel trevigiano e nel pordenonese.

La complessa attività di indagine è partita dopo una una serie di furti aggravati in abitazione, il primo dei quali commesso la sera del 3 novembre 2019 in Pordenone, per un valore complessivo di oltre 1.000 euro in gioielli, prevalentemente in orario pomeridiano e serale: gli accertamenti avviati hanno condotto la Squadra Mobile della Questura di Pordenone all’individuazione dell’albanese. Nel prosieguo delle attività d’indagine, sono stati scoperti  gravi, precisi e concordanti indizi di responsabilità per  i 9 furti pluriaggravati in abitazione, commessi sempre nelle fasce serali, che hanno fruttato al gruppo criminale circa 60.000 euro in beni fungibili quali denaro contante, preziosi, orologi e lingotti in oro.

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Le perquisizioni hanno interessato gli immobili in uso all’ indagato in Pordenone e Vazzola, quest’ultima eseguita con il personale della Squadra Mobile della Questura di Treviso, ed estese anche all’autovettura usata dal personaggio. Dalla perquisizione sono stati trovati e sottoposti a sequestro  alcuni monili in oro, pietre preziose e orologi per un valore complessivo di circa 20.000 euro, oltre ad attrezzi atti allo scasso tra cui un martelletto frangi vetri dotato di velcro applicato artigianalmente per favorirne l’occultamento e il rapido utilizzo nel compimento dei suoi raid, una pistola giocattolo priva di tappo rosso, nonché alcuni indumenti ancora bagnati fra cui scalda collo di colore nero, evidentemente utilizzati per compiere reati predatori, atteso che nelle serate del trascorso fine settimana si sono verificate abbondanti precipitazioni nel territorio di questa provincia.

Nel corso della perquisizione in Vazzola (TV), nell’immobile è stato trovato anche un altro  cittadino albanese sprovvisto di documenti che veniva pertanto sottoposto all’identificazione:   N.K., di fatto anch’egli senza fissa dimora, già registrato in Banca Dati non ammesso nel territorio Schengen da parte delle autorità tedesche, e con a carico precedenti per porto ingiustificato di grimadelli e attrezzi atti allo scasso.

Dalle indagini è emerso nell’arrestato un profilo criminale di significativo spessore, specialmente riguardo il suo modus operandi: una volta individuato l’obiettivo era solito arrampicarsi sulle grondaie piuttosto che sulle balconate per raggiungere anche piani alti, rompendo rapidamente le finestre di cucina o soggiorno e dimostrandosi oltremodo rapido e preciso nel selezionare oggetti anche di grande valore a portata di mano e facilmente trasportabili, per poi fuggire nello stesso modo, rivelandosi in grado di compiere anche 5 o 6 “colpi” nello spazio di appena un’ora.

In almeno un’occasione  sorpreso dal proprietario dell’abitazione proprio durante la commissione di un furto, si dava a rocambolesca fuga sui tetti degli edifici confinanti, dando prova di quelle spiccate doti acrobatiche che gli sono valse, nell’ambiente criminale, il soprannome di “Gatto”.

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E non ha dimostrato scrupolo nel compiere i suoi raid, noncurante della eventuale presenza dei residenti. Nella zona gli sono stati attribuiti i furti del 6 novembre 2019 in  via Milesi a Vittorio Veneto per 10 mila euro,  l’8 novembre in via della Bressana per un valore circa di mille euro, e due furti il 9 novembre in via Maglio a Susegana  per mille euro, come pure il 20 novembre in via Battisti per 15 mila euro, e l’11 novembre a Vazzola in via Liberazione per 10 mila euro,
Altri furti li aveva compiuti a Pordenone. Nella serata di ieri e al termine delle incombenze il 30enne A.M. è stato associato alla locale Casa Circondariale di Pordenone.

(Fonte e foto: Questura di Pordenone).
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