Continua a far parlare di sé il caso del cinema Georges Méliès in via Giacomo Matteotti a Conegliano (nella foto in alto). La scorsa settimana, infatti, il noto multisala aveva chiuso le porte per una “manutenzione straordinaria”, chiarendo che la riapertura sarebbe avvenuta “il prima possibile”.
Nonostante l’annuncio, nulla è cambiato per il multisala coneglianese, mentre è ormai cosa nota come sia fissata per l’11 febbraio l’asta giudiziaria di poltroncine e macchine per i pop corn, asta a cui parteciperà lo stesso Giorgio Fabris, patron del cinema e del Teatro Accademia, come annunciato dallo stesso sindaco di Conegliano Fabio Chies.
Beni, quelli messi all’asta, di proprietà della Lampostil srl Cinema & Film, fallita il 31 gennaio 2018, prima della gestione del multisala da parte del Cinema Melies srls. Una situazione che ha richiesto un incontro tra Chies e Fabris martedì scorso, da cui è emerso l’impegno da parte del Comune di segnalare eventuali interlocutori disposti a occuparsi della gestione del multisala.
Nel frattempo sul web cresce la preoccupazione mista a indignazione degli acquirenti di abbonamenti e biglietti ancora in attesa di un rimborso, mentre il tema è divenuto materia di interrogazione per il prossimo consiglio comunale da parte del consigliere del Partito democratico Isabella Gianelloni.
Anche Ascom Conegliano, nella figura del presidente Federico Capraro, ha espresso una certa preoccupazione per la situazione in corso, chiarendo come non fosse a conoscenza della chiusura avvenuta la scorsa settimana.
“Riteniamo di fondamentale importanza il fatto che il Comune segua con attenzione la vicenda – sottolinea Capraro – perché l’attività, pur essendo privata, riveste un interesse pubblico. Il cinema è il primo punto di incontro per una comunità, che non può permettersi di perdere una simile attrattiva, quindi vanno trovate delle soluzioni“.
“Noi non interveniamo in questioni di privati se non siamo chiamati a intervenire – spiega il presidente Capraro – però guardiamo con interesse alla questione e ricordiamo che il cinema non è solamente un’attività produttiva“.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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