Chi credeva che solo in America esistessero le case super illuminate per Natale, ora dovrà ricredersi: sono circa 3 mila le luci che Marco Pasqualotti ha installato all’esterno della propria abitazione, in via Vecchia Trevigiana a Parè di Conegliano, ricreando uno scenario che è impossibile non notare quando si transita per quella strada.
Appassionato di elettronica, Marco Pasqualotti non si è limitato a installare delle luminarie sulle pareti dell’abitazione, ma ha realizzato una vera e propria scenografia natalizia, con tanto di musiche tradizionali: la novità di quest’anno, infatti, è la presenza di quattro sagome poste sulla facciata di casa sua, che rappresentano i componenti della famiglia, ognuno abbinato al proprio colore preferito, che letteralmente “cantano” le melodie proposte, muovendo la bocca a tempo di musica.
In tutto sono otto le canzoni (una completa, assieme ad altri sette spezzoni) che, indicativamente verso le 17, iniziano a riempire la via con le proprie note almeno fino alle 23, anche se in precedenza, in epoca “no Covid”, le melodie continuavano a diffondersi almeno fino alle 24.
Ma come nasce una passione di questo tipo e, soprattutto, quanto tempo richiede?
“Ovviamente mi sono ispirato agli scenari americani e tutto è iniziato quando mi trovavo in Nigeria, per poi iniziare in questo modo circa 2-3 anni fa – ha spiegato Marco Pasqualotti – Solitamente lavoro a questa scenografia per un anno intero e ci vogliono due weekend per completare l’installazione di tutto”.
“Ogni anno aggiungo qualcosa: prima andavo a illuminare il tetto, gli archi dell’abitazione e gli alberi, poi ho aggiunto più luci alle finestre e le sagome – ha proseguito – Inoltre, chi passa di fronte alla mia abitazione noterà la scritta ‘Radio FM 90’: ciò significa che sintonizzandosi con la radio della macchina a quella frequenza, è possibile ascoltare le canzoni che ho predisposto“.
“Sono tutte luci da 5 volt e sto già meditando di aggiungerne altre il prossimo anno – ha aggiunto Pasqualotti – Questo sistema non crea un sovraccarico, tutto ciò è possibile grazie a un sistema di sincronizzazione, tramite un software collegato a una centralina. L’unico rischio è rappresentato dal vento: lo scorso weekend, con il maltempo, temevo che potessero cadere le sagome che rappresentano la nostra famiglia”.
Uno scenario destinato a raccogliere la curiosità dei passanti e, allo stesso tempo, a infondere un po’ di magia, specialmente in questo periodo un po’ complesso dal punto di vista sanitario: “Tanti si fermano a osservare, a fotografare e c’è chi ha suonato il campanello di casa per chiedermi delle informazioni. La cosa bella è vedere tanti nonni che portano i nipoti a vedere la mia abitazione. L’anno scorso, poi, la parrocchia di Paré mi aveva chiesto un aiuto per l’illuminazione”.
L’idea di Marco Pasqualotti non solo è stata ben accolta dal quartiere, ma l’accensione delle luci era divenuto un vero e proprio appuntamento comunitario: “Solitamente facevamo un’inaugurazione, con tanto di vin brulé, ma quest’anno non è stato possibile a causa del Covid”.
Anche se il periodo natalizio è da poco iniziato, Pasqualotti ha confessato come stia già ideando la scenografia del prossimo anno: sicuramente la curiosità è molta verso quella che può essere definita, a tutti gli effetti, una vera e propria esplosione di creatività.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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