Attivo il controllo di vicinato a Parè. Tondato: “Già segnalati casi anomali”

Si è spesso sentito parlare dell’attività di controllo di vicinato, un servizio che coinvolge i cittadini, in collegamento con le Forze dell’Ordine: uno strumento messo in campo come deterrente contro furti o altri atti simili.

A Conegliano il controllo di vicinato è stato di recente attivato nel quartiere di Parè e, sebbene ancora non sia ancora stata installata la segnaletica relativa all’attività stessa, il servizio è a tutti gli effetti operativo.

A coordinare l’attività è Maurizio Tondato, consigliere di opposizione della Lega, con un passato da comandante della Polizia locale di Treviso, spalleggiato dalla sua vice Elena Rotaru.

Tondato ha raccontato che l’attività è nata in seno al Comitato di quartiere Parè-Valbona (coordinato sempre da Tondato), costituito a seguito delle esondazioni del torrente Valbona nel 2018.

Nonostante a Parè sia stato realizzato il bacino di laminazione, per evitare il ripetersi di fatti analoghi, il comitato non ha cessato la propria attività.

“Come comitato abbiamo seguito altre iniziative di quartiere, tra cui quella di promuovere un controllo del vicinato – ha raccontato Maurizio Tondato – In questo senso abbiamo ricevuto degli input, quindi abbiamo fatto delle indagini conoscitive, per capire se ci fosse l’interesse da parte dei componenti del comitato, e anche di altri cittadini di Parè, a realizzare questo controllo di vicinato”.

Un mese fa l’auditorium “Dina Orsi” ha quindi ospitato un incontro su questo tema, alla presenza del coordinatore del comitato di Campolongo e del comandante della Polizia locale Claudio Mallamace.

“In quell’occasione il comandante ha fornito numerose informazioni di carattere legislativo. Ci siamo poi attivati per l’iscrizione all’Associazione nazionale del Controllo di vicinato – ha proseguito Tondato – Si tratta di una forma di cittadinanza attiva, da non confondere con le ronde. Il controllo di vicinato è composto da cittadini che si mettono a disposizione per collaborare, in piena sintonia con le istituzioni pubbliche”.

Le persone coinvolte dovranno quindi letteralmente “tenere gli occhi aperti” sul quartiere, indirizzando informazioni potenzialmente utili alle Forze dell’Ordine.

“Tutto ciò garantisce una maggior sicurezza sul territorio e contribuisce anche a quella che è la percezione di insicurezza che c’è tra i cittadini. Inoltre, il controllo di vicinato ha una valenza sociale – ha aggiunto – Siamo quindi operativi e abbiamo già segnalato 2-3 casi al comandante della Polizia locale. Ad oggi devono ancora essere installati i cartelli che segnalano l’attività, che verrà fatto secondo quelli che sono i tempi tecnici”.

L’obiettivo dichiarato di questo gruppo è quindi “quello di valorizzare e stimolare l’idea di co-costruzione della sicurezza locale”, mantenendo un “dialogo continuo e costruttivo” con le Forze dell’Ordine, tramite il comandante della Polizia Locale.

Un’attività che “dovrebbe rappresentare per i malintenzionati un deterrente contro i furti nelle case” e “un disincentivo ad altre forme di microcriminalità (graffiti, scippi, truffe, vandalismi, ecc.)”.

“Siamo convinti che il senso di vicinanza tra residenti e la certezza che i nostri vicini non resteranno chiusi in casa di fronte a un’emergenza, trasmetteranno un forte senso di appartenenza e rafforzeranno i legami tra i membri della comunità”, si legge in una nota stampa, a margine delle dichiarazioni di Maurizio Tondato.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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