Anche a Conegliano è stato approvato lo schema dell’atto di intesa tra sindaci che disciplina l’avvento della tecnologia 5G.
In sostanza, si tratta di un patto tra gli amministratori che consente la pianificazione dell’arrivo delle nuove antenne, senza che si verifichi la loro concentrazione in una superficie comunale, rispetto alle altre e considerata l’opportunità di vietare le antenne stesse in prossimità dei siti considerati più sensibili, senza però estendere il divieto all’intera superficie comunale.
Tutto ciò è effetto di una decisione presa lo scorso luglio dal Governo centrale, che di fatto ha limitato quelle che sono le possibilità dei primi cittadini sul tema: i sindaci, di fatto, non hanno la facoltà di stabilire l’esposizione a campi elettromagnetici secondo limiti differenti da quelli decisi dallo Stato.
Il provvedimento governativo era scattato a fronte delle prime ordinanze emanate dalle amministrazioni comunali, che andavano a vietare l’installazione delle nuove antenne sui propri territori.
Ordinanze scaturite da un criterio prudenziale, considerata l’esiguità di informazioni certe ancora disponibili su questa nuova tecnologia.
A dire “no” al 5G erano già stati circan 500 Comuni in Italia e, nei mesi precedenti, la questione era spuntata nell’ordine del giorno di vari consigli comunali.
A Conegliano l’atto di intesa è stato approvato nel corso dell’ultima seduta consiliare dello scorso 3 febbraio, presieduta dal commissario prefettizio Antonello Roccoberton.
In quell’occasione, il dirigente comunale Giovanni Tel ha specificato come l’atto di intesa intenda promuovere una “posizione sinergica delle amministrazioni comunali, per affrontare in maniera ordinata” la questione, anche tramite una “prassi amministrativa coordinata”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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