Non è un mistero che la questione della biblioteca – ora situata di fronte al parco Mozart e un tempo collocata a Palazzo Sarcinelli – rimanga un nodo spinoso da risolvere. E a ribadire l’urgenza di mettere il punto alla questione è di nuovo il consigliere del Partito democratico Isabella Gianelloni (nella foto), la quale, già nel periodo agostano, aveva indicato l’immobile dell’ex Veneto Banca, tra corso Mazzini e via XX settembre, come luogo papabile per la risoluzione del dilemma.
Siamo agli albori del 2018 e la questione ritorna all’ordine del giorno, tramite le dichiarazioni della stessa Gianelloni: “La biblioteca soffre da troppi anni una situazione incresciosa e non mi stancherò mai di dire che una biblioteca comunale non deve essere solo un luogo dove si conservano i libri, ma molto di più, un centro nel quale produrre cultura, progettare eventi, condividere esperienze, costruire progetti con giovani e meno giovani”.
“Le domande, le riflessioni, sorgono spontanee. – ha proseguito Gianelloni – Il bel progetto di ormai troppi anni fa, quello che giace inutilmente nei cassetti, prevedeva davvero un grande spazio concepito per tutto questo, affiancando la biblioteca a un auditorium, a spazi espositivi, anche una sede decorosa per l’archivio storico, con annesse sale di consultazione”.
“Da anni – prosegue il consigliere comunale Dem – mi si dice che ho ragione quando affermo che uno degli archivi comunali più importanti del Veneto non può continuare a essere conservato in stanze anguste e poco sicure e che ho altrettanta ragione quando ricordo che una buona parte di esso, quella più recente, è accatastata nei capannoni dell’ex area Zanussi, luogo fra l’altro, in cui per gli archivisti è impossibile lavorare, essendo gelido d’inverno e soffocante d’estate”.
Un tema rimasto irrisolto e che pare essere al centro di numerose discussioni e riflessioni, come ha spiegato il vice sindaco Gaia Maschio: “Siamo in fase di valutazione ed è prematuro fornire qualsiasi ipotesi certa per il semplice motivo che prima di procedere con una decisione ci sono delle variabili di non poco conto da tenere in considerazione”.
“Infatti – ha proseguito il vice sindaco – risulta dispendioso fare spostamenti di materiale e di personale e bisogna fare le opportune valutazioni prima di prendere una decisione che sia certa e definitiva. La caserma Marras è una delle opzioni possibili, pur tenendo conto che necessita di un intervento, ma non è l’unica ipotesi al vaglio. Siamo in fase di lavoro ed è ancora prematuro parlare di spostamenti”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it