Nuovo presidente per il Lions Club di Conegliano: conclusa l’esperienza del notaio Paolo Broli, ora tocca a Cristina Collodi, imprenditrice nel mondo della comunicazione, il compito di portare avanti l’esperienza dell’associazione.
I Lions costituiscono una rete associativa internazionale, fondata nel 1917 da Melvin Jones, dirigente d’azienda e filantropo statunitense.
A Conegliano il club è noto per varie iniziative, in particolare per “Il filo della storia”, un itinerario lungo 4 chilometri alla riscoperta del patrimonio storico-artistico della città del Cima che, come ha ricordato la neopresidente, “si fregerà del logo Unesco”.
E proprio la promozione delle attività per la città pare animare il programma definito da Cristina Collodi, per questa annata sociale da poco iniziata.
“Tra gli scopi del mio mandato ci sono la realizzazione dei service per noi istituzionali – ha dichiarato – come ad esempio il Concerto di Natale offerto alla cittadinanza assieme al prestigioso Coro Castel, il sostegno ai Frati Cappuccini, il progetto Martina, dedicato alla prevenzioni delle malattie, che deve ritornare in presenza e il consueto service ‘Un poster per la pace’, che continua a riscuotere molto successo”.
Ma il ritorno agli incontri in presenza sembra essere l’obiettivo primario per la nuova guida del club: “Per riprendere a vederci e ritrovare la nostra amicizia profonda, non solo legata all’appartenenza al club. Occorre ritrovarci, decidere assieme e anche discutere, se necessario. Occorre farci vedere tra le vie e i portici della città con i nostri gilet gialli“.
E la prima attività targata Lions Conegliano non si farà attendere, secondo quanto riferito dalla stessa Collodi: “Il prossimo 31 luglio parteciperemo a un rally di auto storiche, affiancati dal Club Serenissima, che si snoderà tra le note vie del Prosecco, ora targate Unesco, per dare un sostegno concreto all’associazione Sergio Piccin di Conegliano“.
Ma tra i propri progetti, il club ha anche in cantiere il progetto di restauro della facciata di Porta Monticano, “o del Leone” in via Beato Ongaro, uno degli accessi alla storica via XX Settembre, per il quale era arrivato il nulla osta da parte del Comune lo scorso maggio (qui l’articolo): i lavori andranno a riportare l’affresco realizzato dall’artista Giovanni Antonio de’ Sacchis (detto “il Pordenone”), raffigurante il Leone di San Marco, ai suoi passati splendori.
“Il restauro dell’affresco di Porta Leone è voluto perché la storia torni a splendere e torni a pulsare una nuova linfa tra i nostri concittadini, troppo a lungo annichiliti dalla recente pandemia”, ha spiegato Collodi, in relazione a un inizio di annata ricco di nuovi progetti per l’associazione.
(Foto: Lions Club Conegliano).
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