Si può dire che l’abitazione di Jessica Zilli e della sua famiglia, che comprende anche i due figlioletti di 10 e 6 anni, si sia letteralmente addobbata per le feste, ovvero per l’arrivo di Halloween, un appuntamento che nel tempo è stato adottato anche dal nostro Paese, rientrando tra le abitudini dei più piccoli, desiderosi di avere un pretesto per travestirsi e fare “dolcetto o scherzetto”.
La casa in questione si trova in via Rosmini, nel quartiere di Campolongo, ed è pronta ad accogliere chiunque lo voglia il tardo pomeriggio del 31 ottobre, per farsi una foto e farla soprattutto ai più piccoli. E senza nessun biglietto di entrata, diversamente da quanto qualcuno potrebbe supporre.
Ragnatele, suoni e rumori da film horror, luci tenebrose, scheletri, pupazzi spaventosi, cappelli da strega, immagini di fantasmi: sono soltanto alcune delle cose che si possono vedere in quella che può essere ribattezzata a tutti gli effetti “la casa di Halloween di Campolongo”.
Come è nata questa idea? “Organizziamo questa cosa da 6-7 anni per i bambini del quartiere. Quest’anno abbiamo un po’ calcato la mano – ha spiegato Jessica Zilli, la quale ha riferito di essere figlia di gestori di giostre, esperienza da cui ha ereditato lo spirito per realizzare l’idea -. Mio marito ha una ditta di service (audio e luci), quindi da quel lato sono agevolata”.
Negli anni, la famiglia di Jessica ha sempre aggiunto qualche particolare in più, anche grazie a dei tutorial, utilizzando del materiale donato da attività o riciclando oggetti come dei tubi inutilizzati, recuperati a seguito dei lavori fatti a casa. “Se riusciamo a riciclare qualcosa, ben volentieri, è materiale più facile da smaltire un domani” specifica la stessa Jessica.
“Abbiamo addobbato la casa e lasciamo che i bambini del quartiere entrino nel nostro giardino: ho noleggiato anche un Frankenstein automatico, c’è una cornice con lo scheletro per farsi i selfie, ho preparato un albero mostruoso e una bara con delle ossa dentro – ha proseguito -. I bambini del quartiere così si godono Halloween, facendo il loro giretto per ‘dolcetto-scherzetto’. Ci siamo fermati l’anno del Covid, quando abbiamo addobbato solo la casa senza far entrare nessuno”.
“A me piace addobbare per Natale, Halloween e Carnevale: ho visto che nessuno lo faceva, poi diventi mamma perciò ti invoglia ancora di più la cosa – ha continuato -. Vedo che ai bambini piace e questo ti porta a proseguire, considerato che loro stanno passando degli anni non proprio facili”.
“I bambini lunedì potranno entrare tranquillamente e prendersi le loro caramelle. Adesso vediamo se preparare, grazie a dei tutorial, delle bevande analcoliche con delle mani di ghiaccio dentro al bicchiere – ha aggiunto – Tutto è offerto da noi, grazie a un bar e a un’attività che ci hanno regalato dei fondi di bottiglia e materiale per la scenografia”.
Alla luce di ciò, però, visto il periodo in corso, sorge spontanea una domanda: i proprietari della casa non hanno paura del caro bollette? “Sappiamo che quella sera avremo una spesa, ma si tratta di una serata: per i miei figli e per gli altri bambini lo faccio. Non vedo perché, a causa del caro bolletta, doversi precludere la serata – risponde Zilli -. Non è un bel periodo, tante persone mi hanno detto ‘Ma sei matta?’. Noi, però, lo facciamo lo stesso”.
“La nostra non è beneficenza, però se possiamo fare qualcosa che rallegra i bambini del quartiere lo facciamo più che volentieri – conclude -. Abbiamo visto che la vita fa presto a stravolgerti. Poi è bello vedere i bambini contenti, è una soddisfazione personale“.
(Foto: per concessione di Jessica Zilli).
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