Cardiologo e poeta: il dottor Giuseppe Berton conquista il premio nazionale di poesia “L’arte in versi”

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Il dottor Giuseppe Berton

Doppia soddisfazione per il dottor Giuseppe Berton, cardiologo nonché fondatore e presidente dell’ABC (Adria, Bassano, Conegliano and Padova Hospitals) Study on heart disease Association-Foundation-ONLUS, con sede all’Ospedale de Gironcoli di Conegliano, oltre che componente la commissione scientifica del quotidiano Qdpnews.it: lo scorso 14 maggio è stato sia tra i protagonisti di un convegno medico a Montegrotto Terme (nel Padovano), sia tra i nomi vincitori di un premio di poesia.

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Un momento del convegno

Nello specifico, nella prima metà della giornata il medico con l’ABC-Foundation-ONLUS di Conegliano, all’interno di un congresso sul tema della prevenzione delle malattie e il benessere della persona, ha presentato i risultati della ricerca sulla relazione tra cuore e insorgenza di tumori, basata sul lungo follow up di 24 anni dei pazienti della fondazione stessa. 

Una ricerca che rientra inoltre all’interno di un progetto della Regione Veneto, che ha come scopo principale quello della prevenzione delle neoplasie maligne. 

Successivamente, nel pomeriggio, il dottor Berton si è diretto verso Senigallia (Ancona), dove ha vinto l’11esima edizione del Premio nazionale di poesia “L’arte in versi”, con l’opera “Brother”, versi in lingua inglese dalla “toccante sensibilità umana e artistica” per la giuria, la quale ha definito la poesia come “un canto sulla fine delle diseguaglianze, che presta attenzione al lirismo senza mai perdere di vista l’appuntamento con la storia”.

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La poesia ha vinto il primo premio nella sezione “Poesia in lingua straniera“.

Questi i versi vincitori (tradotti in italiano): “Abbiamo visto il sole/ scendere sui tuoi occhi/ e le labbra/ chiedere pietà./ Abbiamo visto la tua anima,/ vestita di tristezza, / camminare/ per le strade dì Philadelphia./ Abbiamo visto i tuoi fratelli/ come schiavi./ E noi pelli bianche, quasi lieti,/ per le strade di Philadelphia./ Sono passato accanto/ alla tua anima,/ sospesa, dimenticata, calpestata./ Mi hai regalato i brandelli/ di una bandiera, ancora bagnati/ dalle lacrime di domani./ Lotteremo insieme./ Perderemo insieme./ Vinceremo insieme./ Poi ci siederemo/ sulla brezza leggera del Mississippi./ E quando scenderà la sera/ sui nostri occhi,/ sulle nostre ferite,/ sul silenzio delle nostre parole,/ guarderemo il mondo/ coricarsi dolcemente./ E la nostra anima avrà ristoro”.

“Il mio pensiero è che la ricerca scientifica in medicina può essere uno strumento forte, anche per favorire la prevenzione e il benessere delle persone – ha affermato il medico – La parte poetica è un’esigenza dell’animo dell’uomo, probabilmente insopprimibile se, a più di 2000 anni dalla poesia omerica, l’uomo si emoziona ancora attraverso la poesia”.

(Foto: dottor Giuseppe Berton)
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