Casa Fenzi, ipotesi compenso per gli amministratori. Il consiglio comunale: “Non ora”

L’ultimo punto del consiglio comunale di giovedì a Conegliano ha visto una discussione circa le modifiche allo statuto all’Ipab Casa Fenzi.

Modifiche che comprendono, tra le varie cose, anche la possibilità di un indennizzo economico per il presidente e i consiglieri del consiglio di amministrazione.

Una questione che ha sollevato qualche perplessità in aula, alimentando una discussione in merito, poi conclusasi con la scelta, nell’eventualità di un indennizzo futuro, di introdurlo con il prossimo consiglio di amministrazione e non per quello attuale, a cui è stato richiesto di concludere il proprio mandato secondo le caratteristiche previste dal bando di reclutamento.

Secondo quanto riportato dal segretario comunale Martina Pol, in aprile l’istituto aveva comunicato via pec al Comune la proposta di modifica dello statuto, chiedendo al Comune stesso di esprimere un parere.

Successivamente, a fine luglio, aveva inviato delle integrazioni, formulate a seguito di un confronto avvenuto con il Comune e con l’Ufficio Ipab della Regione Veneto.

Il punto è passato anche nell’apposita commissione consiliare, lo scorso 5 settembre, ricevendo 7 voti favorevoli e 4 astenuti (i pareri ottenuti in consiglio comunale saranno poi comunicati dal Comune all’Ipab e, successivamente, da quest’ultimo agli organi competenti della Regione Veneto).

Il focus della discussione si è spostato su una di queste modifiche richieste, ovvero l’ammissibilità di un’indennità per il presidente del cda, pari a un massimo di 19.239,19 euro annui, e a un massimo di 7.695,65 euro all’anno per ognuno dei quattro consiglieri.

Una questione che non ha convinto tutti: Maurizio Tondato (Lega) ha ricordato che in passato il cda ha sempre lavorato in forma gratuita e, meno di un anno fa, il rinnovo delle cariche è avvenuto tramite un bando pubblico che confermava la gratuità dei ruoli. 

“Sarebbe, a nostro avviso, una violazione di legge perché il bando, con l’iniziale vincolo della gratuità, potrebbe aver limitato la partecipazione di ulteriori candidati, riducendo il numero di soggetti da valutare per questi incarichi” ha aggiunto.

Francesca Di Gaspero (Noi democratici) ha espresso il voto di astensione, chiedendo “una diversa modalità di reclutamento delle figure”.

Il consigliere di maggioranza Enzo Perin (Chies sindaco Avanti tutta) ha invece osservato che non si può “fare a meno di approvare un riconoscimento economico a chi amministra”, in quanto “lo fanno tutti”, ricordando il ruolo svolto da Casa Fenzi nel tempo nell’ospitare le persone che si trovavano in uno stato di povertà.

Mario Luca (del gruppo di maggioranza con Forza Italia) ha osservato che, a suo avviso, tali modifiche dovrebbero partire con il prossimo consiglio di amministrazione, viste le caratteristiche del bando di reclutamento.

“Preferisco dare un compenso a chi ha partecipato senza compenso piuttosto che allargare la platea – il commento del sindaco Fabio Chies -. Io ho già informato il presidente sulla linea tenuta tecnicamente, ovvero che non si può percepire un’indennità a partire da questo consiglio di amministrazione, altrimenti dovremmo far decadere il bando e rifarlo oppure attendere il prossimo mandato: queste sono le strade tecniche da seguire. Il presidente ha percepito quello che noi riteniamo corretto”.

Il primo cittadino ha inoltre riferito la volontà di “riprendere l’abitudine” di incontrare periodicamente il presidente, che dovrà così riferire lo stato di Casa Fenzi: “Un’abitudine un po’ persa con il Covid” ha aggiunto.

Le dichiarazioni di voto, nelle loro motivazioni, sono state simili tra loro: Matteo Zucol (Forza Italia) ha osservato che “una persona debba essere retribuita per ciò che fa” e lo si potrebbe fare con il prossimo mandato; Lucrezia Aggio (Fratelli d’Italia) ha invece espresso voto contrario in quanto, a suo parere, “sarebbe opportuno concludere l’incarico e poi eventualmente modificare la normativa”. Paola Chies (Forza Conegliano) ha affermato che sarebbe necessario “portare a termine l’incarico e introdurre i compensi a partire dal prossimo cda”.

Tondato, alla luce della delucidazione del sindaco, ha espresso voto favorevole. La discussione si è quindi conclusa con la maggioranza dei voti favorevoli e l’approvazione del punto: le altre modifiche allo statuto verranno attuate, mentre per la questione del compenso se ne riparlerà con il prossimo consiglio di amministrazione.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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