Asta a vuoto, lunedì scorso, per il cinema Méliès a Conegliano (qui l’articolo). Sul caso si è espresso anche Alessandro Bortoluzzi (nella foto), consigliere e capogruppo del Partito Democratico a Conegliano, facendo prima riferimento all’offerta di Giorgio Fabris, rigettata dal curatore fallimentare perché non conforme con le modalità stabilite dal regolamento: “Penso sia chiaro come bisogna rispettare un bando quando si partecipa a un’asta e non vorrei che così facendo si aprisse una fase disordinata”.
Considerazioni a cui segue una riflessione più ampia di Bortoluzzi sulla vicenda in corso: “Credo sia necessario preoccuparsi di meno, lavorare e impegnarsi di più. Con questo non intendo certo addebitare responsabilità all’amministrazione e non pretendo neppure che il Comune si metta dietro a una macchina da presa”.
“Mi riferisco a quello che poteva essere fatto nel ricreare un contesto favorevole a quello del cinema, come era la manifestazione Antenna Cinema di cui ora non sento più parlare – spiega Bortoluzzi – Manca una manifestazione portante di riferimento per un’area vasta. L’assessore alla cultura che faccia l’assessore alla cultura, cercando di stimolare associazioni e cittadini interessati alla promozione di attività specifiche in tal senso. L’amministrazione – sottolinea il capogruppo – deve essere più presente in queste cose e prevedere quelle che sono le situazioni di difficoltà: la Lampostil è fallita un anno fa e non ieri”.
Un pensiero Bortoluzzi lo rivolge, inoltre, agli abbonati e soprattutto ai dipendenti del multisala: “Se dovesse partire una nuova gestione del cinema, che si approcci in maniera intelligente sia nei confronti degli abbonati che dei dipendenti. E che il Comune intervenga invitando a salvaguardare entrambe le categorie”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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