Caso Prosecco Docg, l’Associazione per il patrimonio delle Colline Unesco invita i produttori a un incontro pubblico

La presidente Marina Montedoro

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la comunicazione approvata oggi dal Consiglio dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene per aprire formalmente una finestra di dialogo trasversale con gli esponenti dei produttori di Prosecco Superiore DOCG che nelle scorse settimane hanno manifestato del disagio e delle critiche rispetto all’uso del nome dell’area UNESCO.

La presidente Marina Montedoro, a nome dell’Associazione, in sintesi, invita a un incontro pubblico tutti i 200 firmatari delle varie comunicazioni oggetto di dibattito, e ogni portatore di interesse che desideri intervenire, per parlare apertamente delle tematiche sollevate con l’intento di trovare una soluzione utile per l’intero territorio e ritrovare quell’armonia necessaria per continuare a lavorare tutti insieme con lo stesso obiettivo: la tutela di un Patrimonio unico nel suo genere.

“Preg.mi Sig.ri,

trasmettiamo la presente in relazione alla Vs. comunicazione datata 26 luglio u.s. e pervenuta ufficialmente alla scrivente l’8 agosto 2023.

Preme, prima di tutto, fare alcune precisazioni. Riteniamo molto positivo l’interessamento che state dimostrando nei confronti dell’area oggi Patrimonio dell’Umanità, in particolare considerando che, quando nel 2008 Regione Veneto e Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene proposero l’idea di tentare la strada dell’UNESCO, molta parte del mondo vitivinicolo DOCG si era detto contrario alla candidatura a patrimonio dell’umanità. Ci permettiamo di criticare però le modalità scelte per dimostrare questo positivo interessamento.

Le critiche e i suggerimenti sono sempre ben accetti se puntano ad essere costruttivi, diventano invece pretestuosi e distruttivi nel momento in cui vengono veicolati a mezzo stampa senza coinvolgere i diretti interessati come la scrivente. Più che una volontà di dialogo, richiamata dalle SS.VV., sembrerebbe di ravvisare una volontà di rottura oltre che poco rispetto per il lavoro, naturalmente criticabile, svolto con impegno e passione in questi anni dall’Associazione, condiviso passo passo con tutti i portatori di interesse a partire dalle Amministrazioni comunali per tutelare e promuovere insieme un territorio che ha sempre riconosciuto ai viticoltori il ruolo fondamentale che spetta loro.

Le SS.VV. parlano di “mancanza di condivisione dei programmi e delle strategie (…)”, dimenticando che la scrivente ha un Consiglio Direttivo ed un’Assemblea che è sovrana dove vengono presentati a preventivo programmi e strategie e a consuntivo i risultati raggiunti che vengono condivisi e deliberati, fino ad oggi all’unanimità. Nessuno dei firmatari della nota in oggetto ci risulta abbia mai colto l’opportunità di farsi socio, più volte proposta dalla scrivente, per poter così esprimere liberamente ogni critica e suggerimento nelle sedi opportune. Ciononostante, proprio per tutelare gli interessi di tutti ed ascoltare anche coloro che, come i firmatari della citata nota, non desiderano associarsi formalmente all’Associazione lo Statuto prevede che nel Consiglio Direttivo siedano soggetti a cui rivolgersi, in particolare ci riferiamo a Lodovico Giustiniani rappresentante del Consorzio di Tutela della DOCG e Presidente di Confagricoltura Veneto, Giorgio Polegato Presidente di Coldiretti Treviso, Ivo Nardi Consigliere all’interno del Consorzio di Tutela della DOCG. Non risulta alla scrivente che vi siano mai stati contatti diretti per chiedere incontri e discutere eventuali problematiche che avrebbero già potuto essere risolte senza strappi, senza polemiche e senza i gravi danni di immagine che ora le discutibili modalità scelte dalle SS.VV. per comunicare il Vs. disagio e le Vs. richieste che riteniamo legittime, ben inteso, stanno provocando ad un’area che la scrivente per Statuto ha in primis il dovere di tutelare, dato il pregevole riconoscimento UNESCO.

Al fine di affrontare in modo puntuale le questioni sollevate nella nota in oggetto e nei comunicati stampa che anche la scrivente ha avuto modo di leggere sui giornali, convinti che confrontandoci vis a vis sarà possibile raggiungere una condivisione di intenti e di trovare opportune soluzioni che vengano incontro alle SS.VV., con la massima disponibilità e collaborazione che da sempre contraddistingue l’operato dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, con la presente intendiamo convocare un incontro pubblico, aperto a chiunque desideri presenziare. A tal fine siamo a chiedere formalmente alle SS.VV. di indicare una data confacente alle Vs. esigenze perché riteniamo opportuno e necessario incontrare tutti i 200 firmatari che hanno costituito il cosiddetto “movimento d’opinione” in un’ottica di “percorso partecipato” avendo a cuore unicamente gli interessi delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Non sapendo come raggiugere tutti gli aderenti al citato “movimento d’opinione”, la scrivente oltre ad inviare la presente ai contatti a disposizione, trasmette copia alle principali testate giornalistiche regionali in modo che la richiesta di incontro raggiunga il più alto numero possibile di interessati nella massima trasparenza che ci contraddistingue.

In attesa di positivo riscontro e di una proposta di data, restiamo a disposizione. Distinti saluti”.


Il Presidente
Marina Montedoro

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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