Un primo contatto con il mondo esterno da parte dell’Opera Immacolata di Lourdes, struttura per anziani di Conegliano gestita dalla Fondazione Santa Augusta, è avvenuto ieri, mercoledì 2 giugno, giorno della Festa della Repubblica.
Una data significativa celebrata con un’iniziativa che racchiude in sè un messaggio: il ritrovato desiderio di normalità.
Per questo, la struttura ha aperto le sue porte al gruppo alpini “M.O. Pietro Maset”, che dalle 4 del mattino si è prodigato nell’allestire uno spiedo, per un momento di festa nel giardino di fronte alla residenza, grazie anche ai prodotti donati dall’azienda agricola Le Manzane di San Pietro di Feletto e dalla gelateria Gelato Buonissimo di Conegliano.
Una vera e propria boccata di ossigeno per gli ospiti, dopo mesi di contatti soltanto virtuali con il mondo esterno, a causa della pandemia, e che soltanto da poco hanno potuto nuovamente rivedere di persona i propri cari (qui l’articolo).
Un ritorno alla normalità che sembra avrà un prosieguo, seppure con tutte le precauzioni e le accortezze del caso, anche all’istituto Botteselle di Col San Martino, un’altra struttura gestita dalla Fondazione Santa Augusta.
Oltre a ciò, si è già svolta una riunione con i dirigenti dell’associazione Lotta contro i tumori “Renzo e Pia Fiorot” di San Fior, con l’obiettivo di far tornare in maniera graduale i volontari all’interno delle due strutture.
Iniziative che fanno comprendere il desiderio, ma soprattutto l’opportunità, di riassaporare poco a poco un barlume di normalità, grazie alla collaborazione con una rete consolidata di contatti sul territorio.
Al momento conviviale tenutosi ieri nella struttura di via Lourdes a Conegliano, erano presenti Francesco Follin, direttore generale della residenza per anziani, e del presidente della Fondazione Santa Augusta, Marco De Carlo, il quale ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa.
“Stiamo lentamente tornando alla normalità – ha dichiarato De Carlo – e sapere che i volontari, i quali tanto aiutano i nostri ospiti a percorre il tratto di strada che hanno scelto di condividere con noi, saranno ancora al nostro fianco, ci sprona a riprendere i contatti con il mondo esterno”.
(Foto: Opera Immacolata di Lourdes).
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