Cent’anni del Cai di Conegliano: la storia dalla sua fondazione alle attività per le celebrazioni

Anniversario speciale quest’anno per il Cai di Conegliano: il 2025 vedrà il centenario dell’associazione nata allo scopo di promuovere la passione e, allo stesso tempo, lo studio e la difesa della montagna.

Per l’esattezza, il Cai nazionale nacque nel 1863 a Torino, con l’obiettivo di favorire l’alpinismo e riunire gli appassionati di questa attività.

Da allora oltre 800 sezioni e sottosezioni si sono diffuse in tutta Italia, raccogliendo migliaia di iscritti.

Successivamente, un occhio di riguardo venne riservato in direzione dell’alpinismo giovanile e della gestione del servizio di Soccorso alpino in montagna.

Nel caso della sezione coneglianese, che ha chiuso il 2024 superando i 1.600 iscritti, questa storia centenaria ebbe inizio nel 1925, un anno in cui la neonata sezione superava il centinaio di soci.

Era il 27 marzo 1925 quando l’assemblea generale approvò lo statuto sezionale e nominò il suo consiglio direttivo. Vennero poi inviati dei telegrammi di riconoscenza alla Sezione “madre” di Treviso.

Una “nascita” sancita dall’organizzazione della prima gita sociale, a cui ne seguì una seconda nel mese di maggio verso il Col Visentin, a cui partecipò anche un gruppo appartenente alla Sezione di Belluno.

Negli anni ci fu un susseguirsi di attività e programmi, ideati per rendere variegata l’offerta proposta dalla sezione. Come ad esempio l’attività con le scuole nel 1974.

Nel 1981 venne avviata l’attività giovanile, con l’organizzazione di gite, soggiorni in rifugio e trekking, poi inseriti all’interno del programma “Montagna insieme – ragazzi”, sostenuto dal Comune di Conegliano.

In quello stesso anno la sezione decise di costituire un Gruppo di Alpinismo giovanile: proprio nel 1981 vennero quindi organizzate tre uscite (sempre in collaborazione con l’amministrazione comunale), dedicate ai ragazzi, e la prima settimana di Alpinismo giovanile al Rifugio Cavallino, nell’alto Comelico, dove i giovanissimi collaboravano nella gestione delle attività quotidiane e “casalinghe”.

Il successo dell’iniziativa incentivò l’organizzazione ad ampliare il programma negli anni successivi e, tra i maggiori promotori di quell’attività, spiccarono Tomaso Pizzorni e Ugo Baldan, così come si può apprendere spulciando tra i vari notiziari dell’associazione.

Nel 1983 le sezioni di Conegliano e Vittorio Veneto organizzarono il primo Raduno Interregionale di Alpinismo giovanile al Rifugio Posa Puner, nelle Prealpi Trevigiane, a cui parteciparono gruppi appartenenti a svariate sezioni del Triveneto: iniziativa che proseguì anche negli anni successivi.

Nell’estate del 1988 venne cambiata la destinazione della settimana di Alpinismo giovanile e scelto il Parco nazionale dello Stelvio.

Sempre in quell’anno, e nell’àmbito dell’Alpinismo giovanile, venne realizzato il primo trekking sezionale sulle Dolomiti ampezzane: fu soltanto il primo di una serie di occasioni di trekking che portarono i ragazzi alla scoperta dei più bei luoghi montuosi.

Per questo motivo, ovvero festeggiare la ricorrenza, la sezione Cai di Conegliano ha organizzato una serie di uscite e di appuntamenti, alla scoperta dei monti e della natura. Si inizierà domenica 2 febbraio in Baita Segantini (Gruppo Pale San Martino) e a seguire ci sarà la ciaspolata di Carnevale in Val Casies (Alpi Pusteresi).

Seguirà il 23 marzo la gita speleologica nella Grotta di San Giovanni d’Antro (Valli del Natisone), mentre è programmata per il 12-13 aprile la festa di apertura in Casera Ceresera (Cansiglio). L’incontro intersezionale si terrà l’11 maggio a Col Corner.

Quelli citati sono soltanto alcuni degli appuntamenti previsti: per il programma completo è possibile consultare il sito web della Sezione Cai di Conegliano.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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