Riceviamo e pubblichiamo dalla Delegazione di Conegliano e Valdobbiadene di Ascom Confcommercio:
“Sta finendo con una raccolta di firme di protesta la collaborazione tra Amministrazione comunale e commercianti in vista del Natale. Oggetto della contestazione da parte dei commercianti: dire no alla chiusura del centro storico per domenica 22 pomeriggio, giorno di massimo afflusso della clientela, chiusura che durerebbe fino a sera e decisa dall’Amministrazione per consentire lo svolgimento dello “Spettacolo delle Fontane”.
Al momento ci sono già oltre 50 commercianti che dichiarano di non essere d’accordo con questa decisione. “L’impatto negativo della chiusura del 22 pomeriggio tra la categoria è stata immediata- spiega il presidente della Delegazione Maurizio Gibin – tra gli associati, ma anche tra i non associati, è scattata subito la protesta e così è iniziata spontaneamente una raccolta di firme anche perché non rispetta il piano iniziale. Originariamente ci era stato comunicato che il centro sarebbe rimasto aperto al traffico durante tutte le festività, fatte salve le giornate del mercato settimanale del venerdì. Al riguardo avevamo espresso il nostro apprezzamento e gradimento per questa importante scelta che rispondeva alle esigenze del commercio.
E’ mancato, purtroppo e per l’ennesima volta, il dialogo e la mediazione, ma per chi lavora nel commercio il pomeriggio di domenica 22, l’ultima prima di Natale, è un momento clou, interamente dedicato allo shopping, e la chiusura del centro con la conseguente modifica della viabilità penalizza la categoria che già sta vivendo un Natale incerto e dirotta i flussi verso l’esterno. Sembra impossibile avere un dialogo e un confronto preventivo col Comune e con tutte le Associazioni ed i soggetti interessati per stilare e coordinare gli eventi natalizi, soprattutto quando influenzano le modifiche alla viabilità.
Le notizie comunicate all’ultimo destabilizzano le nostre imprese e creano un sentiment negativo e di forte preoccupazione e timori, per i propri bilanci. Questo evento del 22 pomeriggio, per quanto interessante e qualificante, che dura 1 h, impone la totale chiusura pomeridiana del centro fino a sera ed è collocato alle ore 17 ovvero nell’orario in cui si concentra maggiormente il flusso dei clienti per gli acquisti.
Ci domandiamo: questa scelta rispetta le prospettive e le condizioni iniziali e risponde alle attese del commercio? A nostro avviso e di tante attività del centro, la risposta è No.
Eppure l’Assessore alle Manifestazioni ha attinto ben € 17.561,97 dal bando del distretto del commercio, per organizzare “La Magia del Natale”, le cui spese sono anticipate dalle imprese commerciali che sono state ammesse al bando regionale. E questo è quello che “restituisce” alle attività del distretto, senza curarsi e tener conto delle loro richieste e dell’appello che fanno per evitare la chiusura pomeridiana di domenica prossima. Infine, ci si dimentica, aspetto non trascurabile, che, terminati gli eventi natalizi, queste attività continuano nel loro ruolo e nella loro funzione sociale per la comunità. Immaginatevi un centro, una periferia, un quartiere, con attività che continuano a chiudere. Il declino del commercio è il declino della città”.
Il presidente di Ascom Conegliano
Maurizio Gibin
Riceviamo e pubblichiamo dall’associazione “Conegliano in Cima”:
“L’Associazione Conegliano in Cima, rappresentata dalla Presidente Patrizia Loberto, esprime profondo disaccordo con la decisione dell’Amministrazione Comunale di chiudere il centro storico il giorno 22 dicembre pomeriggio, in concomitanza con uno dei giorni più importanti per il commercio natalizio.
La chiusura del centro, pianificata per permettere lo svolgimento di eventi festivi, è stata accolta con sorpresa e sconcerto dai commercianti locali. Questa decisione, presa senza un adeguato confronto e collaborazione con le parti interessate, rischia di penalizzare gravemente le attività commerciali che rappresentano il cuore pulsante dell’economia cittadina e che sostengono le famiglie di numerosi nostri concittadini.
Per un mese cruciale come quello di dicembre, crediamo che ogni iniziativa debba essere attentamente valutata e coordinata con tutte le associazioni di categoria per garantire che gli interessi collettivi prevalgano sulle singole esigenze e per assicurare che l’impatto sul tessuto commerciale sia minimizzato.
In questo specifico caso, si sarebbe potuto pensare di programmare l’evento in una fascia oraria differente o in un’altra giornata in modo da permettere lo svolgimento delle attività commerciali liberamente e senza ostacoli di nessun tipo, come già accaduto lo scorso 7 dicembre.
Questa amministrazione mostra una significativa carenza nella comunicazione ufficiale, che dovrebbe avvenire attraverso canali trasparenti e aggiornati come un sito web comunale, piuttosto che tramite vie informali e private, dimostrando una trascuratezza che una città come Conegliano non merita.
L’associazione Conegliano in Cima descrive l’accaduto come inconcepibile e impensabile.
“Sono sorpresa che un’Associazione come il Club Serenissima possa pensare di creare un disagio così grande alla città.” dichiara Patrizia Loberto e continua “Ancora una volta a pagare le conseguenze di decisioni prese dell’alto senza collaborazione con terze parti sono i commercianti”.
Per questo motivo gli stessi hanno provveduto ad una raccolta firme spontanea, oramai arrivata a più di 50, per dimostrare la disapprovazione comune nei confronti della chiusura prevista per il 22 dicembre.
L’Associazione, che ha sempre lavorato per la promozione e il sostegno del commercio locale, invita con urgenza l’Amministrazione a riconsiderare questa decisione.
Concludiamo facendo appello all’Amministrazione Comunale affinché prenda atto delle preoccupazioni espresse e si impegni a lavorare insieme per il futuro della città e delle sue attività commerciali, rispettando e valorizzando il contributo che ogni singolo commerciante apporta alla vita e all’economia di Conegliano”.
La presidente di Conegliano in Cima
Patrizia Loberto
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