Nei giorni scorsi è stata chiusa la stanza impiegata come sede del servizio pubblico dei taxi a Conegliano, in piazzale Aldo Moro: all’interno è rimasto il telefono a cui è agganciato il numero fisso del servizio stesso, diverso da quello del Radio Taxi.
La stanza, situata a fianco di quella utilizzata per le prove musicali, era al centro di una mozione presentata da Fratelli d’Italia, che chiedeva il motivo della richiesta di un contributo ai tassisti.
Dal 1° dicembre, infatti, agli stessi tassisti veniva richiesto di occuparsi del pagamento dei costi per la telefonia, l’energia elettrica e per la pulizia del servizio igienico, in precedenza a carico del Comune (qui l’articolo).
La stanza è di proprietà delle Ferrovie dello Stato ed è poi stata data in comodato d’uso gratuito al Comune il quale, a sua volta, l’ha concessa ai tassisti con la stessa formula.
All’epoca, il sindaco Fabio Chies riferì che la questione sarebbe stata valutata dagli uffici comunali, spostando l’attenzione sul perché tale provvedimento non fosse stato attuato in precedenza.
Sulla chiusura attuale della stanza, il primo cittadino ha chiarito che ciò non ha nulla a che vedere con quella questione. “C’è un problema di verifica statica, non c’entra la questione del pagamento – ha dichiarato -. Hanno visto delle fessurazioni e stanno facendo delle verifiche. Abbiamo visto delle crepe: è una struttura piccola, ma è giusto fare delle verifiche”.
“Le verifiche penso dureranno una settimana e, se dovesse esserci un problema, non possiamo riaprirla, dovremo spostare il telefono. Spero non emergano criticità” conclude Chies.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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