Conegliano, chiuso il negozio Tatà in Corte delle Rose. Ascom: desertificazione sociale

Ha chiuso la bottega Tatà in Corte delle Rose a Conegliano (nella foto),  negozio di commercio equosolidale nato dall’Associazione famiglie rurali (Afr) di San Giacomo di Veglia, fondata nel 1968, le cui attività si focalizzano su un concetto di cooperazione internazionale inteso come scambio di competenze ed esperienze.

Il termine Tatà indicava la natura stessa dell’esercizio commerciale e deriva dal nome delle dimore storiche dei Tamberma, popolo della regione settentrionale del Benin, in Africa occidentale, ovvero case fortificate e costruite con molta terra e poco legname, per risultare in armonia con il paesaggio circostante.

“Sappiamo che d’ora in poi sarà mantenuto solamente il negozio di Bocca di Strada”, ha spiegato Patrizia Loberto, presidente dell’associazione Corte delle Rose.

Ascom, da parte sua, non è a conoscenza di ulteriori dettagli sulle motivazioni della chiusura, come ha specificato il presidente Federico Capraro, il quale ha tratto un’analisi da questa chiusura: “La chiusura di questa bottega equosolidale, come quella dell’ortofrutta Boscariol di viale Veneto, è il segnale di come sia sempre più difficile da sostenere la concorrenza con la grande distribuzione, specie nell’ambito alimentare”.

“A sostegno di questa visione, è il fatto che nel caso del negozio di ortofrutta, chiuso per pensionamento, non ci sarà una nuova gestione – ha proseguito Capraro – Si tratta di un problema d’ordine sociale: viene meno un servizio di vicinato a fronte di una popolazione sempre più anziana”.

“Il negozio – ha concluso il presidente di Ascom – è un punto di incontro che contribuisce a presidiare e monitorare il territorio. In tal senso, con queste chiusure, si verifica una desertificazione sociale”.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati