Ciclabile di via Ortigara, Fiab Liberalabici: “Progetto da rivedere”


Il progetto della ciclabile di via Ortigara
, a Conegliano, un intervento da un milione e 100 mila euro previsto fino al confine con il territorio di San Pietro di Feletto, non ha convinto l’associazione Fiab Liberalabici, che ha bocciato la progettualità.

Secondo l’associazione, si tratta di un “progetto da rivedere per una mobilità sostenibile”, che “rischia di non incidere realmente sui problemi di traffico e vivibilità del quartiere di Parè”.

L’associazione ha riferito che, secondo il Piano del traffico del 2019, via Ortigara registra oltre 12mila veicoli al giorno, “quasi 4mila in più della stessa bretella, che avrebbe dovuto assorbire quel flusso”.

“Questo dato mostra che, senza misure di accompagnamento per limitare e ridurre il traffico, l’apertura di nuove infrastrutture non porta i risultati attesi“, ha scritto Fiab Liberalabici in una nota, ribadendo che, a suo dire, le criticità non verrebbero risolte con questo progetto.

Nella nota si legge che la pista verrebbe interdetta in via Podgora, “senza arrivare né al centro di Parè, né tanto meno alla statale”.

Fiab Liberalabici ha inoltre lamentato una discrepanza con il Biciplan comunale, che “prevede corsie ciclabili di collegamento dalla ciclopedonale fino alla parrocchia, dove si congiunge ad altri itinerari protetti”.

Secondo l’associazione, questo investimento “rappresenta un’occasione preziosa per ripensare completamente via Ortigara, come spazio pubblico condiviso e sicuro, non semplicemente per aggiungere un’infrastruttura che lascia irrisolto il problema della sicurezza e della mobilità attiva”.

Tra le varie cose, poi, Fiab ha definito un “elemento critico”, dichiarando perplessità, “la tombinatura del fosso a lato della via” che, “oltre a rappresentare un costo aggiuntivo, comporta la perdita di importanti funzioni ecosistemiche, come il deflusso e l’assorbimento delle acque meteoriche, in un’area che più soffre di frequenti allagamenti”.

“Si perderebbe inoltre un elemento di biodiversità urbana, che contribuisce alla resilienza del quartiere”, ha aggiunto l’associazione.

Realtà associativa che ha proposto delle soluzioni alternative, ovvero convertire una delle due corsie di via Ortigara in una pista ciclabile-ciclopedonale in sede propria, destinando l’altra corsia a senso unico alternato, regolato da semaforo, riservato a bus, corriere, residenti e frontisti.

Soluzione che, secondo l’associazione, andrebbe ad assicurare un “itinerario ciclabile sicuro e a basso costo, con un risparmio economico notevole”, consentendo “la salvaguardia del fosso e delle sue funzioni”, con “un reale disincentivo al traffico privato di attraversamento a Parè”, assieme a una “maggior sicurezza e vivibilità per i residenti e per chi si sposta a piedi o in bicicletta”, permettendo così “la possibilità di destinare le risorse risparmiate ad altri interventi ciclabili prioritari”.

Tra le soluzioni suggerite anche la realizzazione di un parcheggio scambiatore al capolinea del bus 41, “situato proprio all’inizio della bretella”, “per intercettare parte del traffico automobilistico diretto a Conegliano”.

“Spendere oltre un milione di euro per un progetto che non riduce il traffico, né migliora la sicurezza, significa perdere un’occasione per innovare la mobilità di Conegliano” ha concluso l’associazione, invitando l’amministrazione “a rivedere il progetto e ad avviare una riflessione più ampia su via Ortigara, con l’obiettivo di realizzare un’infrastruttura davvero utile, sostenibile e a misura di persona”.

“I fondi Sisus sono stati dirottati sulla copertura del fosso in via Ortigara, intervento costoso e impattante, che certifica il fallimento del modello di mobilità, fatto di auto private e tangenziali. Infatti i contribuenti hanno pagato molto caro una nuova strada, la bretella di Parè via Lino Innocenti, con la promessa di liberare via Ortigara. Anche il costo ambientale è stato elevato, poiché attraversa un’area protetta della rete Natura 2000 – si legge in una nota di Amedeo Fadini (Europa Verde Conegliano) -. Se il traffico di attraversamento fosse stato spostato davvero sulla nuova infrastruttura, oggi via Ortigara sarebbe una strada di quartiere e vi si potrebbero realizzare due piste ciclabili sulla carreggiata, lasciando una corsia sola per le auto”.

(Autore: Arianna Ceschin)
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