Nella serata di ieri, domenica 4 dicembre, Emma Marrone ha varcato le porte del cinema multisala Cinergia di Conegliano per presentare l’anteprima del film “Il Ritorno” e chiacchierare con i suoi fans.
Emma, nata a Firenze nel 1984, è una cantante e attrice italiana. Dopo alcune esperienze nell’àmbito musicale con diversi gruppi, è diventata famosa come cantante solista tra il 2009 e il 2010, con la vittoria della nona edizione del talent show “Amici” di Maria De Filippi e firmando un contratto con l’etichetta discografica Universal Music Group.
Il film “Il Ritorno” è una pellicola tutta italiana del regista Stefano Chiantini, in uscita nelle sale italiane il 15 dicembre. Essa narra le vicende della protagonista Teresa (Emma Marrone) che, uscita da un lungo periodo di reclusione, ritorna dalla sua famiglia, composta dal marito Pietro e dal figlio Antonio. Proprio per difendere quest’ultimo in una situazione di pericolo, Teresa ha compiuto un gesto che le è costato il decennio in carcere.
Una narrazione che si addentra in una quotidianità spezzata, che deve far fronte a uno stravolgimento degli equilibri e un difficile percorso per colmare il vuoto di un distacco forzato. Emma Marrone torna sul grande schermo da protagonista dopo aver già ricoperto ruoli in film come “Benvenuti al Nord”, “La cena di Natale” e “Gli anni più belli”.
“Quando fai un lavoro così bello e intenso – ha dichiarato Emma durante la serata davanti a un numerosissimo pubblico – è importante incontrare la gente per presentare le idee e i progetti. Un modo per far tornare le persone al cinema, e spero che guardando questo film molti si sentano meno soli o dimenticati”.
L’artista ha risposto ad alcune nostre domande.
Il film tocca degli argomenti intensi. Com’è stato immedesimarsi in una situazione del genere?
“Non mi sono immedesimata, ho solo eseguito il ruolo che mi è stato assegnato dal regista Stefano Chiantini cercando di farlo al meglio possibile per raccontare una storia che non parla solo di disfunzioni familiari ma anche di problematiche sociali come il reinserimento nella società dopo il carcere e la piaga dello sfruttamento del lavoro in nero”.
Com’è stato tornare in un set cinematografico da protagonista?
“È stato uguale, non scelgo i film in base ai ruoli da protagonista o secondari, ma in base alla potenza della storia da poter raccontare”.
Il film è diretto dal regista Stefano Chiantini, come si è trovata a lavorare con lui?
“È stato molto bello e interessante lavorare con Stefano Chiantini perché è un regista molto sensibile e mi piace il modo in cui mi ha diretta”.
Progetti futuri? Il cinema ci rientrerà?
“Se ci sarà la possibilità lo farò molto volentieri”.
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