Clochard, Aggio chiede soluzioni. Maschio: “Per qualcuno è scelta di vita”

Bivacchi e condizioni delle persone senza tetto a Conegliano sono i temi sollevati da Lucrezia Aggio, consigliere comunale di Fratelli d’Italia (in opposizione), la quale ha ricordato la necessità di iniziare al più presto i lavori di costruzione della “stazione di posta”.

“La giunta comunale ha perso la convenzione con l’Ater e si spera che al più presto inizino i lavori di costruzione della ‘stazione di posta’, per le persone in difficoltà – fa sapere Aggio in una nota – Nel frattempo, per le vie storiche di Conegliano, si trovano i senza tetto che bivaccano”.

“Ho ricevuto varie segnalazioni in questi giorni e mi domando se l’assessore con delega al Sociale sia a conoscenza della situazione e come pensa di agire, prima che succeda qualcosa di grave a queste persone, invisibili – prosegue -. Fortunatamente si va incontro alla bella stagione, ma pensare che queste anime siano abbandonate a loro stesse, avendo come fissa dimora un marciapiede, in un angolo del centro storico, fa riflettere molto. Spero che al più presto si trovi una soluzione per dei clochard affamati e infreddoliti” ha concluso.

Sulla questione si è espressa Gaia Maschio, assessore ai Servizi sociali, la quale ha ribadito quanto l’amministrazione sia da tempo al lavoro sul tema: “Non è vero che abbiamo perso la convenzione con l’Ater, ma è stata modificata su richiesta dell’amministrazione stessa, per avere più immobili a disposizione e poter fare le modifiche il più velocemente possibile. Mi fa piacere la sensibilità del consigliere Aggio, ma se mi avesse interpellato le avrei spiegato cosa stiamo facendo”.

“Da anni abbiamo alzato la mano per la stazione di posta, che prevede prima l’attivazione di tutta una serie di servizi, partiti il mese scorso – ha proseguito -. C’è un educatore chiamato a seguire queste persone, in coordinamento con un ufficio e un’assistente sociale”.

Maschio ha quindi ricordato la collaborazione con i volontari della Comunità di Sant’Egidio: “Ci siamo interfacciati anche con loro per trovare il modo migliore di aiutare queste persone: non serve attendere la stazione di posta per poterlo fare – ha affermato -. Sono persone fragili, che non sempre vogliono essere aiutate subito, ma serve un periodo di avvicinamento e convincimento”.

Maschio ha quindi riferito che tra questi casi rientra anche quello del senzatetto di Riccione che, da più di vent’anni, risultava essere scomparso, motivo per cui era stata presentata denuncia.

Come già emerso lo scorso gennaio, dopo vent’anni di ricerche, infatti, grazie alla Polizia locale di Conegliano era stato possibile mettere la parola “fine” a una vicenda di scomparsa che durava da vent’anni e per la quale erano state messe in campo delle ricerche.

Tutto ha avuto inizio durante un’attività di controllo, quando era emerso che per il cinquantenne di Riccione era stata presentata da tempo una denuncia di scomparsa, e il suo nominativo risultava essere inserito nel portale dell’associazione Penelope.

Nonostante la possibilità di ricongiungimento con la madre anziana, l’uomo aveva deciso di proseguire la sua vita da clochard a Conegliano e, da qualche tempo, ha scelto Porta Leone come luogo dove sistemarsi.

“Questo caso dimostra come alcuni clochard siano determinati a portare avanti la propria scelta di vita – ha aggiunto Maschio -. È un libero arbitrio che dobbiamo accettare, ma sulla questione in generale siamo sul pezzo e ci stiamo mettendo tanta attenzione nell’aiutare queste persone”.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Lucrezia Aggio)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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