Collalbrigo, ignoti recidono 155 piante di vite nella notte. Il vicesindaco: “Un atto ingiustificabile”

Nell’area coneglianese di Collalbrigo sono state recise da ignoti ben 155 piante di vite sane: il primo a diffondere questa notizia è stato il vicesindaco Claudio Toppan, il quale risiede proprio in quella zona.

Come lui stesso ha spiegato in un post (con tanto di foto) pubblicato sulla propria pagina Facebook, alcuni ignoti hanno deciso di mettere a segno quest’azione nella notte. Azione che ha un peso particolare, considerato che il 2022 ha portato per tutto il comparto il problema della flavescenza dorata, malattia della pianta, che ne compromette la salute e la naturale produzione.

“Quello che non vorresti mai vedere, ben oltre l’inciviltà – ha scritto Toppan sui social -Anche nella pacifica comunità di Collalbrigo, dove tutti si conoscono, si aiutano e vige il sentimento di amicizia e rispetto, accade l’imprevedibile. 155 piante di vite sane e in piena produzione, nonostante la siccità e la flavescenza dorata, sono state recise da ignoti, protetti dalle tenebre di una notte di inizio settimana”.

“Un anno di lavoro (siamo a circa 4/5 settimane dalla vendemmia) azzerato da una vile e sconsiderata azione di persone senza scrupoli e moralità – ha proseguito – Tralasciando l’aspetto economico, rimangono le scorie emotive e la rabbia, in chi subisce tale gratuita vigliaccata. Sia ben chiaro che non esiste motivazione che regga. Vergogna!”.

In un secondo momento, il vicesindaco ha spiegato che si presume che tale atto sia stato compiuto verso fine luglio, o comunque 3-4 giorni fa: “Di quelle viti recise, 5 avevano la flavescenza dorata ma le altre erano sane”.

“Ho consigliato ai proprietari di sporgere denuncia, cosa che faranno oggi: oltre al danno economico, è giusto mettere le Forze dell’Ordine a conoscenza di quanto avvenuto, affinchè tale fenomeno non si allarghi – ha precisato – Credo sia un atto ingiustificabile e da condannare, messo a segno da più di una persona. Un gesto rappresenta una mancanza di cultura e di moralità comportamentale”.

Purtroppo un caso simile era avvenuto qualche mese fa anche nel Comune di San Pietro di Feletto: verso fine maggio, infatti, la cantina Le Manzane aveva subito il furto di 500 barbatelle da poco piantumate. Un furto compiuto da ignoti, a pochi giorni dalla conclusione del lavoro (leggi l’articolo).

Anche in quel caso, il fatto era stato compiuto di notte, creando un danno economico (oltre che morale) ai proprietari.

(Foto: Claudio Toppan – Facebook).
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