Commercianti e artigiani: “Piazza Carducci, no a cantieri infiniti o tanti negozi andranno via”

“Piazza Carducci resta al centro delle nostre preoccupazioni, ma anche delle nostre strategie e della nostra unitarietà per mantenere un dialogo franco e aperto con la Pubblica Amministrazione”.

A parlare è Maurizio Gibin, presidente della Delegazione Ascom-Confcommercio di Conegliano. “Piazza Carducci” è da anni al centro del dibattito cittadino, grande “osservata speciale” da cittadini e imprenditori e ora anche oggetto dell’avvio di una progettualità – peraltro ampiamente attesa e richiesta – che prevede un forte impatto sia sui cittadini che sulle attività commerciali.

“La formula partecipativa è di assoluto rilievo” – conferma Gibin – “infatti per poter portare le nostre osservazioni al progetto ci siamo avvalsi di autorevoli collaborazioni tecniche e – cosa non trascurabile – tutte le categorie si sono ritrovate unite nel processo di confronto e condivisione: Ascom, insieme a Confartigianato, CNA, Artigianato Trevigiano, con l’appoggio di Confesercenti, è infatti concorde nel ritenere questa piazza “strategica per rendere Conegliano ancora più attrattiva, soprattutto in ottica turistica e produttiva. Rappresenta il biglietto da visita di una città che sta cambiando e si sta aprendo a nuove realtà ed esperienze”.

“Proprio per questo motivo – prosegue Gibin – nella riunione è emersa la necessità di gestire al meglio la fase che ci aspetta e che coinvolge sia le attività della piazza che delle vie adiacenti. Con le associazioni le idee sono molto chiare, sintetizza Gibin: “L’impatto del lungo cantiere va mitigato e gestito, potrebbe durare due anni. Chiediamo già ora e continueremo a chiedere di costruire e condividere una sorta di regolamento che possa prevedere lavori a stralci, tenendo conto dei periodi di punta per lo shopping, adeguate comunicazioni e penali per il mancato rispetto dei tempi. Dal nostro sondaggio interno è emerso che le attività commerciali e artigianali, soprattutto le più esposte, possono reggere un disagio massimo per 10-12 mesi, se questo dovesse essere superato, ci sarà più di qualcuno che pensa di chiudere o di cambiare location, di uscire dal centro e di trasferirsi in zone periferiche ad alto passaggio come la Pontebbana. E sarebbe una gran perdita per la città e l’economia del centro cittadino”.

(Foto: Ascom Conegliano).
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