Si è concluso il percorso di formazione Alice inCONtra Pollicino – Family Edition, che ha visto coinvolti genitori di bambini e preadolescenti nell’affrontare temi legati alla prevenzione della violenza e degli stereotipi di genere.
C’è stata una buona adesione con 426 genitori iscritti e 10 Istituti comprensivi coinvolti su 13, su un territorio di 25 Comuni dell’area coneglianese, vittoriese e pievigina.
La Family Edition è una rimodulazione del progetto “Alice inCONtra Pollicino” che coinvolge le amministrazioni comunali e i dirigenti degli istituti scolastici nel territorio del distretto di Pieve di Soligo – Ulss 2 Marca Trevigiana, è promosso da Fondazione di Comunità della Sinistra Piave Onlus, da anni impegnata sul tema attraverso la campagna Alice, in collaborazione con Latteria Soligo e condiviso con la Prefettura di Treviso.
Il progetto nasce come un insieme di laboratori educativi da realizzarsi a scuola a partire dalla 4^ classe della primaria fino alle 3^ della secondaria di primo grado da parte del servizio Operativa di Comunità dell’Ulss 2, gestito dalla Cooperativa sociale Itaca.
A causa delle restrizioni dovute all’emergenza Covid non è stato possibile portare a termine la proposta originaria. Per questo motivo, fermo restando il desiderio di sensibilizzare il territorio in merito all’argomento, si è valutato di sospendere momentaneamente gli interventi negli istituti scolastici e avviare una serie di incontri, via piattaforma Meet, rivolta ai genitori di bambini e preadolescenti. È nato così Alice incontra pollicino – Family Edition.
Le attività rivolte ai genitori sono state articolate in un ciclo di incontri nei quali sono stati presi in esame aspetti come educazione socio-affettiva, stereotipi, pregiudizi, aggressività, rispetto reciproco e dei ruoli di genere, ricerca di soluzioni non violente ai conflitti che possono insorgere nei rapporti interpersonali, e focalizzando l’attenzione sul diritto all’integrità personale.
Tali argomenti sono stati trattati a partire dall’esperienza e dai vissuti dei genitori che, attraverso gli stimoli proposti, hanno potuto condividerle e vivere un’esperienza di confronto con gli altri genitori.
“Il progetto ha l’obiettivo di accrescere nei ragazzi la consapevolezza su una tematica prioritaria, e quindi ha una valenza particolarmente importante – afferma il presidente di Fondazione di Comunità, Fiorenzo Fantinel –. Un esempio di qualità del lavoro sinergico e di come Latteria Soligo traduca nel concreto il suo impegno per il territorio. Un segnale anche alla politica, perché mai come ora c’è necessità di attivare processi con prospettive di medio e lungo corso”.
Il riscontro è stato positivo: i temi trattati sono stati ritenuti molto utili per essere più consapevoli del proprio ruolo genitoriale, capire meglio i bisogni del figlio a questa età, riflettere sul proprio stile genitoriale, conoscere nuovi strumenti per rafforzare la comunicazione e poter discutere con un educatore su temi importanti per l’educazione del figlio.
I genitori hanno lanciato spunti interessanti per lo sviluppo del progetto, indicando delle tematiche che vorrebbero affrontare; ad esempio come comportarsi e come intervenire nei confronti dei cambiamenti preadolescenziali, come impostare il dialogo costruttivo con i figli, la prevenzione alla violenza psicologica; in quale modo rispondere alle domande “segrete” a volte imbarazzanti dei figli; l’influenza dei social sul tema della prevenzione alla violenza e agli stereotipi di genere.
Anche gli operatori hanno rilevato che temi come analizzare la violenza di genere sotto l’aspetto psicologico, spiegare a bambini e ragazzi cos’è la violenza di genere anche attraverso la lettura dei dati e avere più tempo per rispondere alle domande dirette sulla tematica, potranno essere approfonditi maggiormente nel prosieguo del progetto.
Per gli operatori coinvolti la fatica più grande è stata affrontare l’argomento violenza di genere nei giusti modi, senza creare chiusura nei genitori. Per contro la soddisfazione più grande è stata creare un’alleanza educativa con i genitori e poter essere per loro punti di riferimento.
Il desiderio espresso da genitori e operatori è di poter avere più tempo a disposizione e di potersi incontrare e confrontare in presenza. Il progetto Alice inCONtra Pollicino è dunque pronto a ripartire con un bagaglio di nuove esperienze.
(Foto: Fondazione di Comunità).
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