Si parla ormai di sospensione per i cinque ragazzini che un mese fa avevano picchiato una compagna di scuola, nel corso della ricreazione nel cortile della scuola media “Andrea Brustolon” di Conegliano.
Una spedizione punitiva organizzata ai danni di una 13enne, la quale, assieme a un’amica, aveva segnalato agli insegnanti l’esistenza di un gruppo Whatsapp, dove venivano pubblicati dei video riguardanti le bravate dei bulletti in questione.
Un’aggressione che ha provocato alla ragazzina la rottura dello zigomo sinistro, con la conseguente necessità di rivolgersi alle cure del Pronto soccorso. Subito i genitori della studentessa avevano denunciato il fatto alla Polizia di Stato ed evitato di mandare a scuola la figlia per qualche giorno.
Anche l’assessore all’Istruzione Gianbruno Panizzutti si era espresso sull’episodio, assicurando come la scuola “si fosse attivata immediatamente”. Tuttavia, come lo stesso assessore Panizzutti fa sapere, la scuola non avrebbe considerato l’aggressione ai danni della ragazzina rimasta ferita un atto di bullismo e la sospensione sarebbe stata imputata solamente a “un uso improprio del cellulare”.
“Ho avuto un incontro con la dottoressa Michela Possamai – ha spiegato Panizzutti – che è dirigente dell’istituto dal 3 gennaio. Con lei abbiamo concordato una serie di incontri in collaborazione con la Rete interistituzionale per il benessere scolastico”.
“In casi come questo è la scuola a decidere in totale autonomia le misure da prendere – ha proseguito l’assessore – e non c’entra il Comune. La dirigente mi ha specificato che non si è trattato di un atto di bullismo e la sospensione è dovuta a un errato utilizzo degli strumenti multimediali, dato che non si può utilizzare lo smartphone all’interno della scuola”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: www.comprensivo3conegliano.gov.it).
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