È stato definitivamente chiuso il capitolo relativo ai costi per le luminarie natalizie a Conegliano: secondo quanto deciso durante la seduta dello scorso 2 dicembre, tra il commissario prefettizio Antonello Roccoberton e il segretario generale Giampietro Cescon, ammonterà complessivamente a 30 mila euro il contributo destinato all’associazione Conegliano In Cima, a cui era stato affidato in precedenza il compito di occuparsi dell’installazione.
Contributo a fronte di un preventivo pari a 37.050 euro più iva, che sarà erogato una volta che l’associazione provvederà a presentare una breve relazione finale sull’iniziativa, completa di tutte le spese sostenute e delle entrate.
Se a Conegliano In Cima spetteranno tutte le incombenze relative alle fasi di allestimento e disallestimento delle luminarie, che resteranno accese fino al prossimo 10 gennaio, il Comune provvederà a sostenere i costi relativi al consumo di energia elettrica.
Una “sentenza” che porta alla sua conclusione una questione che aveva creato qualche polemica, dovuta al fatto che, in prima battuta, l’ex amministrazione aveva promesso 20 mila euro di contributo (più basso rispetto a quello delle annate precedenti); successivamente, Conegliano In Cima aveva ricevuto l’impegno scritto da parte di Fabio Chies, per un incremento ulteriore di altri 10 mila euro.
Se, da un lato, l’ex assessore al Commercio Claudia Brugioni aveva reso noto come tutto ciò fosse dovuto alle difficoltà legate a un’annata resa economicamente complessa, anche per il Comune, dal Covid (vedi articolo), dall’altra il vicepresidente di Conegliano In Cima Stefano Sperandio aveva dichiarato come il contributo da 20 mila euro per il Natale 2020 fosse stato annunciato alla fine del 2019, quindi prima dell’inizio della pandemia: un annuncio che riguardava una cifra “sottodimensionata senza una motivazione, rispetto all’anno precedente” (vedi articolo).
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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