Gli scatti di 19 fotografi che si sono confrontati con il tema dell’acqua, e che vogliono aiutare le zone di montagna che l’anno scorso sono state colpite dall’acqua nella sua forma più incontrollata. Per il quarto anno consecutivo il gruppo fotografico Inquadra ha realizzato una mostra a scopo benefico per Palazzo Sarcinelli, e questa volta il ricavato andrà a sostegno delle sezioni locali del Cai per ripristinare parte dei danni causati da Vaia, l’ondata di maltempo che si è abbattuta nel 2018 sul Triveneto.
“Abbiamo scelto questo tema perché parte tutto da lì: senza acqua non c’è vita, ma l’acqua può anche toglierla la vita a volte. Quello che vedete qui oggi è il frutto di un percorso faticoso che è partito a gennaio, quando abbiamo deciso il tema” spiega Andrea Armellin del gruppo Inquadra. “Deciso il tema c’è stato un approfondimento comune su di esso, poi ognuno ha portato avanti una propria riflessione in modo da avere un progetto molto personale. Ora vedrete esposti 19 progetti, ognuno diverso dall’altro” ha proseguito il fotografo.
All’inaugurazione della mostra era presente l’amministrazione comunale, rappresentata dagli assessori Gaia Maschio e Floriano Zambon, oltre a numerosi consiglieri di maggioranza e opposizione. “Ormai si tratta di un appuntamento storico per la nostra città” ha commentato l’assessore con delega alla cultura Maschio, “Inquadra è un’associazione di persone che amano la fotografia e la trattano da veri professionisti, andando a toccare temi che stimolano le coscienze. Per noi è sempre un piacere ospitarli a Palazzo Sarcinelli”.
Anche per l’assessore Zambon le mostre di Inquadra sono diventate un momento imprescindibile per la cultura coneglianese: “I risultati che sanno mettere in campo sono sempre ottimi, auspico che diventino un appuntamento fisso per la città”.
Tutte le fotografie esposte sono acquistabili, e l’intero ricavato della loro vendita e della vendita del merchandising servirà a sostenere lavori di ripristino in zone colpite da Vaia: alla sezione coneglianese del Cai per il giardino botanico al Rifugio Vazzoler, alla sezione di Vittorio Veneto per la teleferica del Rifugio Semenza, alla sezione di Pieve di Soligo per il sentiero 991 da Praderadego al Col de Moi.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
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