A un anno dal flashmob del 1 maggio sulla scalinata degli alpini di Conegliano, dove commercianti e partite iva si erano dati appuntamento per esprimere il proprio stato di disagio, domani è in programma un’iniziativa per “festeggiare il lavoro”: tutti i negozi della città del Cima saranno aperti.
Un anno fa, di fronte a una stagione di vendite compromessa con possibili strascichi a settembre, gli esercenti avevano chiesto al Governo un maggiore sostegno in fatto di tassazione, per poter almeno correre ai ripari di fronte a questa situazione.
Un protesta pacifica durante la quale l’associazione Conegliano In Cima aveva chiesto ai negozianti di collocarsi all’esterno delle proprie attività, per segnalare la loro presenza e la necessità di un supporto.
Domani, sabato 1 maggio, la Festa del lavoro a Conegliano sarà accolta con l’iniziativa dei negozi aperti, per testimoniare ancora una volta quello che è il valore del lavoro.
L’iniziativa è stata diffusa dall’associazione di commercianti Conegliano In Cima assieme a Confcommercio, che hanno motivato questa scelta con un messaggio che riprende in certi punti lo slogan già lo scorso anno protagonista del flashmob.
“A un anno di distanza festeggiamo il lavoro. Vi aspettiamo in città per i vostri acquisti – recita lo slogan – Diversi negozi saranno aperti in centro. Perché siamo persone. Perché siamo aziende. Perché siamo famiglie. Perché siamo uniti. Perché con voi non siamo soli”.
Alla vigilia di questa nuova iniziativa Patrizia Loberto, presidente di Conegliano In Cima, ha fatto un bilancio di quest’annata, esprimendo la speranza di poter celebrare una Festa del lavoro all’insegna della normalità.
“Per il commercio è stata un’annata altalenante, in base ai colori del Veneto – ha dichiarato Loberto – Ogni giorno ci portava a intraprendere un percorso diverso”.
“Il bilancio non è dei migliori e abbiamo sofferto tutti assieme, ma siamo sopravvissuti e domani viviamo Conegliano – ha proseguito – Spero che il prossimo 1 maggio sia ben diverso, con una ripartenza e una risalita: la gente ha voglia di riprendersi la propria vita e la propria città”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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