È andato avanti l’alpino Angelo Bortoluzzi, 84enne originario di Ogliano, frazione del Comune di Conegliano, deceduto nella tarda mattinata di ieri, martedì 23 marzo, a causa di un arresto cardiaco.
Angelo Bortoluzzi era molto conosciuto nel coneglianese, non solo per la sua appartenenza al Gruppo alpini di Ogliano, ma anche per la propria attività professionale: risale agli anni sessanta, infatti, la fondazione della società Conegliano gessi, operativa nel settore edile, aperta assieme ad alcuni soci, tra cui il fratello minore Giampaolo.
La famiglia ricorda Angelo Bortoluzzi come una persona instancabile e un gran lavoratore, molto attaccato agli affetti, tra cui la moglie Elda Della Libera, mancata nel 2017.
“Nostro padre da novembre si trovava in casa di riposo a Pieve di Soligo ed è mancato improvvisamente, a causa di un arresto cardiaco – ha spiegato il figlio Moreno – Fortunatamente in questi mesi non aveva contratto il Covid-19 e, anzi, aveva fatto entrambe le dosi di vaccino, senza riscontrare alcun problema. Si è trattata davvero di una cosa improvvisa”.
“Noi lo ricordiamo come una persona molto semplice e molto umile, un gran lavoratore: aveva iniziato a lavorare fin dall’età di 12 anni, quando faceva le stagioni in montagna, andando a falciare l’erba a Cortina – ha proseguito – Successivamente era emigrato in Svizzera: lì lavorava come gessino per conto di un’impresa edile, poi, alla sera dopo il lavoro, dava un aiuto come cameriere nel ristorante della zia che lo ospitava”.
“Dopo questa esperienza ha voluto tornare in Italia, per realizzare il sogno di crearsi una famiglia. – ha raccontato il figlio Moreno – Da lì è nata la storia dell’azienda Conegliano gessi, durata dagli anni sessanta fino a pochi anni fa, quando il fratello Giampaolo, di 12 anni più giovane di mio padre, che aveva preso in mano l’azienda dopo il pensionamento del papà, è andato anche lui in pensione”.
“Mio padre, dopo la pensione, non si è mai fermato e, anzi, ha sempre dato una mano all’interno della mia azienda, la Cartongesso. Era una persona molto carismatica, trainante, che ci ha insegnato i valori della vita – ha continuato – Era una persona umile, sempre positiva, con la battuta pronta e la gente lo conosce per essere stato un lavoratore instancabile, il cui motto era ‘le cose vanno fatte bene, e basta’: durante i finesettimana, lui e i fratelli continuavano a lavorare i terreni lasciati dai genitori”.
“Aveva un forte attaccamento alla sua famiglia: era orgoglioso del fatto che, come lui, fossi entrato nel Gruppo alpini di Ogliano, di cui sono stato il capogruppo per 13 anni e non mancava mai alle giornate dedicate alle adunate degli alpini. Quando è scomparsa la moglie, ha risentito di questa perdita perché lei era il suo lume di vita“, ha concluso il figlio.
Anche il nipote Alessandro Bortoluzzi, ex consigliere comunale del Pd a Conegliano, ha dedicato sui social un messaggio rivolto allo zio paterno: “Dura questa da accettare, ciao zio!”.
Messaggio a cui si è aggiunto quello del Gruppo alpini di Ogliano, che ha descritto Angelo Bortoluzzi come una persona dallo “splendido spirito alpino”: “Fin quando ne ha avuto le forze, ha sempre partecipato alle attività, apportando lavoro, conoscenza e supporto”.
“Le sue battute erano impagabili: sapeva cogliere le sfaccettature degli eventi, trasmettendo il lato ironico della vita – prosegue il messaggio – Grazie Angelo, grazie di aver condiviso il tuo essere concreto e leggero con tutti noi alpini del gruppo”.
Angelo Bortoluzzi lascia i figli Loretta con Franco e Moreno con Paola, i nipoti Martina, Dania ed Enrico, i fratelli, la sorella, i cognati, uniti a tutti i parenti.
I funerali si svolgeranno venerdì 26 marzo alle 15, nella chiesa arcipretale di Ogliano dove domani, giovedì 25 marzo alle 19, sarà recitato il rosario.
Dopo la funzione funebre, la salma di Angelo Bortoluzzi verrà tumulata nel cimitero di Ogliano.
(Foto: per concessione famiglia Bortoluzzi).
#Qdpnews.it