Martedì 28 dicembre si terrà una nuova seduta del consiglio comunale, all’auditorium “Dina Orsi” di Parè, a porte chiuse e con l’accesso consentito solamente alla stampa (vedi articolo).
In vista della nuova seduta Alessandro Bortoluzzi, consigliere comunale del gruppo misto, ha presentato ieri, mercoledì 22 dicembre, due emendamenti, uno riguardante l’addizionale comunale all’Irpef e la determinazione dell’aliquota e il secondo relativo alle aliquote e alle detrazioni Imu per il 2022, approvazione compresa.
Gli emendamenti sono stati trasmessi da Bortoluzzi, con l’indicazione che venissero trasmessi per conoscenza anche a tutti gli altri consiglieri.
“I due emendamenti all’addizionale Irpef sono diretti a introdurre un criterio di progressività nell’addizionale Irpef – ha spiegato il consigliere di minoranza – così come chiesto in passato da più parti. Ricordo una precisa istanza dei sindacati, avanzata nel corso degli incontri avuti con il sindaco Chies ancora nel 2019, richiesta riproposta nel documento che è stato presentato ai candidati sindaci alle scorse elezioni amministrative”.
Il secondo emendamento riguardante le aliquote Imu, inoltre, “dovrà essere posto in votazione solo in caso di mancata approvazione del primo”, come si legge nel documento presentato da Bortoluzzi.
“L’emendamento alle aliquote Imu è invece diretto a contenere gli effetti negativi che l’emergenza da Covid-19 sta producendo sul tessuto socio-economico comunale – ha proseguito l’ex consigliere del Pd – introducendo per l’anno 2022 alcune specifiche agevolazioni, a favore di particolari categorie di attività colpite dalla crisi (in primis il mondo del commercio)”.
L’abbattimento delle aliquote Imu è valido “fino in alcuni casi all’azzeramento per i possessori di immobili che rientrano nella categoria di negozi e botteghe”, come si legge nel testo proposto da Bortoluzzi, “a condizione che il possessore riduca i relativi canoni di locazione”.
L’applicazione dell’aliquota dovrà essere agevolata allo 0,85%, limitatamente agli immobili accatastati nella categoria di negozi e botteghe “che siano direttamente utilizzati per l’esercizio dell’attività d’impresa, anche da uno solo dei proprietari o titolari di altro diritto reale”.
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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