Conegliano, ancora acceso il tema delle luminarie natalizie. Brugioni: “Promesso un contributo da 30 mila euro”

Nei giorni scorsi a Conegliano si è parlato delle luminarie natalizie, non soltanto per la loro installazione in città, ma anche per l’incontro tenutosi in settimana tra il commissario prefettizio, Conegliano In Cima e Ascom Confcommercio. E le luminarie natalizie sono state tra i temi al centro di quell’incontro.

Patrizia Loberto, presidente di Conegliano In Cima, aveva spiegato come, tramite una lettera del 23 ottobre, il Comune avesse affidato all’associazione di commercianti l’impegno di occuparsi delle luminarie, compresa l’individuazione dell’apposita ditta, con la promessa di un contributo pari a 20 mila euro, a fronte di un preventivo che superava i 40 mila euro, conteggiando anche l’iva.

Successivamente, come riportato da Loberto, l’amministrazione avrebbe valutato l’opportunità di alzare la cifra a 30 mila euro, cosa che non è più stata possibile a causa della caduta dell’amministrazione stessa (qui l’articolo).

Sul tema si è espressa anche Claudia Brugioni, ex assessore al Commercio la quale, invece, ha dichiarato come da parte del Comune fosse già stata comunicata la volontà di confermare i 30 mila euro di contributo, come nelle annate precedenti: a riprova di ciò, Brugioni ha menzionato un documento redatto dall’ex sindaco Fabio Chies e inviato lo scorso 29 ottobre a Conegliano In Cima e ad Ascom Confcommercio, dove l’ex primo cittadino andava a “confermare il contributo pari a 30 mila euro”, annunciando di voler “provvedere alla necessaria integrazione dello stanziamento” in quella che sarebbe stata la “prossima variazione di bilancio, così da ottenere la piena disponibilità della somma del contributo”.

Una questione per la quale la stessa Brugioni ha voluto ricostruire le varie tappe: “Il primo Natale di Conegliano si è svolto nel 2017 e al momento del nostro insediamento abbiamo saputo come il Comune, negli anni, avesse sempre dato un contributo per le luminarie e mai pagato l’intera cifra. Quell’anno, ricevendo il bilancio dall’amministrazione precedente, il contributo è stato pari a 24 mila euro e le luminarie risultavano installate in certe zone”.

“Per il Natale successivo, nel 2018, a fronte del bilancio dell’amministrazione Chies, il contributo per le luminarie è salito a 30 mila euro e ci siamo adoperati per ampliare le luminarie anche in altre zone di Conegliano. Cifra e volontà confermate anche per l’edizione 2019”, ha proseguito Brugioni.

Nel 2020, a causa del Covid, il contributo disponibile ammontava a 20 mila euro – ha aggiunto Brugioni – ma, successivamente, Fabio Chies ha avvisato le associazioni dei commercianti a proposito della volontà di far salire la cifra a 30 mila euro, confermando il contributo dato anche nelle annate precedenti: erano garantiti 20 mila euro, a cui sarebbero stati aggiunti altri 10 mila euro con la variazione di bilancio. Anche al commissario prefettizio ho avuto modo di spiegare tutta la questione”.

“Io trovo davvero encomiabile il fatto che l’associazione dei commercianti volesse esentare i commercianti stessi dal dare un contributo per le luminarie, in un periodo così difficile, e lo capisco, – ha dichiarato Brugioni – però la crisi economica causata dal Covid riguardava tutti, anche il Comune, che non avrebbe mai potuto sborsare l’intera cifra, però avrebbe dato un contributo come è stato fatto in occasione dei Natali precedenti, sempre per le medesime aree da illuminare“.

“Credo che fosse apprezzabile il fatto che, in una situazione così complessa, l’amministrazione avesse confermato la volontà di fornire il contributo”, ha ribadito l’ex assessore al Commercio.

Una cifra, quella complessiva per le luminarie, che andava a superare i 40 mila euro perché, come ha spiegato Claudia Brugioni, comprendeva le spese del noleggio delle luci, i lavori di installazione e disinstallazione delle stesse.

Ci tengo a dire che coprire la cifra intera risultava davvero impegnativo, considerato come siamo in un anno segnato dal Covid“, ha sottolineato la Brugioni.

Ora, spetterà soltanto al commissario prefettizio Antonello Roccoberton valutare quale sarà la soluzione migliore, e più idonea, da adottare su questo fronte.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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