Conegliano, ancora critiche sull’ex giunta Chies, Rebuli contesta il piano opere pubbliche: “Un fare tanto per fare”

La caduta della giunta Chies è cosa ormai ufficiale e, in queste ore, non si placano le critiche tra le diverse forze politiche.

Dopo le parole dure sferrate da Isabella Gianelloni contro l’ex primo cittadino (vedi articolo), sempre dal Partito democratico si è levata un’altra voce contraria all’operato dell’ultima giunta: è il caso di Italo Rebuli, di professione architetto, che ha contestato il piano delle opere pubbliche legate al tema della viabilità.

Il completamento di via Amerigo Vespucci, la rotonda di via Pittoni e quella per piazzale San Martino progettata “ancor prima dell’approvazione del Piano urbano del traffico”: sono alcune delle tematiche ricordate da Rebuli, assieme al caso del sottopasso davanti alla stazione ferroviaria per il quale, secondo Rebuli, non sarebbe stato avviato “un vero concorso di idee per un intervento così delicato”, “un fare tanto per fare”, è stato il commento lapidario lanciato dall’ex consigliere del Partito democratico.

“Questi progetti avrebbero bisogno di una partecipazione di tutte le forze della città, – ha proseguito Rebuli – non con incontrini diretti nei quartieri che, poi, riescono solo a sortire delle promesse disattese, come è stato fatto a Campolongo dove aspettano ancora le sperimentazioni annunciate”.

Secondo Rebuli, non interrompere il mandato dell’amministrazione Chies “poteva portare a scelte urbanistiche irreversibili nelle zone centrali della città”, una città che, a detta di Rebuli stesso, “ha bisogno di un’altra marcia e altre modalità governative per risolvere i problemi aperti da molti anni”.

“Assoluta marginalità del centro storico”, “moria delle attività commerciali”, “arretramento e invecchiamento della città”, “mancanza di una vera politica di sostegno e di iniziative straordinarie per l’ambiente”, “assenza di processi partecipativi” in tema di lavoro e formazione: sono le critiche mosse dall’ex consigliere alla gestione di Conegliano, uno scenario in base al quale il rinvio delle elezioni, secondo lui, “avrebbe portato a danni gravi per la città per mancanza di un governo efficace”.

Rebuli, inoltre, ha ribattuto anche alle accuse mosse dalla controparte, che ha osservato come i 13 consiglieri abbiano messo in difficoltà la città di Conegliano in un momento storico complesso, segnato dall’emergenza sanitaria e, di conseguenza, dalla crisi economica.

A tal proposito, secondo l’ex consigliere del Pd, un commissario potrà creare “Un miglior coordinamento di tutte le componenti assistenziali presenti”, al quale Rebuli ha promesso la partecipazione del Partito democratico, qualora coinvolto. Un coinvolgimento che, a suo dire, non sarebbe avvenuto nel corso della prima ondata.

“Meglio quindi dare la possibilità alla città di potersi scegliere una migliore compagine ammnistrativa, – ha concluso Rebuli – che sappia far fronte alle sue necessità, senza prolungarne l’agonia”.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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