Dopo la richiesta di commissariamento della Pro loco di Conegliano da parte di otto consiglieri del gruppo di volontari, una richiesta mossa per iscritto direttamente all’Unpli Veneto e a Giovanni Follador (vedi articolo), Angela Buso ha deciso di replicare alle accuse mosse nei suoi confronti, “ribadendo la propria correttezza e il rispetto da parte sua delle norme statuarie e della collegialità dell’organo” e precisando di non aver mai tenuto “atteggiamenti di manifesta contrarietà nei confronti dell’amministrazione comunale”.
Amministrazione comunale per cui Angela Buso di fatto lavora, considerato il proprio impiego nell’Ufficio Cultura e manifestazioni dello stesso Comune di Conegliano.
Tuttavia, per contestare le accuse ricevute, Buso si è rivolta a un legale, ovvero l’avvocato Francesco Filippin, con studio in via Madonna a Conegliano, tramite il quale ha ribattuto alle accuse rivolte nei suoi confronti dagli otto consiglieri e annunciando “ogni azione a propria tutela, nel caso in cui non vi sia un’idonea rettifica”.
Ed è proprio il legale di Angela Buso a premettere come si stia discutendo a proposito di “rilievi privi di contenuto sostanziale che si risolvono solo in insinuazioni anche diffamatorie”.
In sintesi, nella loro missiva i consiglieri avevano citato casi di “estromissione di alcuni consiglieri dalla vita associativa” e dalle decisioni poi espresse pubblicamente dall’associazione, episodi di “invio di comunicazioni per nome e conto dei consiglieri senza previo consenso e senza alcun preavviso” e di “estromissione del tesoriere dall’accesso ai conti correnti e alla documentazione alla parte contabile”: motivazioni che avevano portato gli otto firmatari a esprimere la propria sfiducia nei confronti di Angela Buso.
Accuse respinte al mittente, in quanto l’avvocato Filippin ha specificato come la “presunta estromissione del tesoriere dall’accesso al conto corrente e alla documentazione contabile, trattasi ancora di assunti privi di fondamento”.
“I poteri di firma sul conto corrente dell’associazione – ha spiegato il legale – sono stati, infatti, attribuiti al presidente e al vicepresidente, non essendovi previsione statutaria alcuna di loro attribuzione anche al tesoriere”.
Ma Francesco Filippin ha aggiunto come, nonostante ciò, la documentazione relativa alla contabilità sia sempre stata messa a disposizione anche del tesoriere, a partire dalla riunione del 3 agosto, successiva alla consegna della stessa documentazione, da parte del precedente direttivo, avvenuta il 29 luglio: la verifica del materiale avrebbe dovuto svolgersi in occasione di un incontro successivo, “per il quale l’assistita è sempre stata in attesa della fissazione, preannunciata dal tesoriere, e mai, però, avvenuta”.
Mentre per quanto riguarda la vita associativa, Filippin ha riferito come le “decisioni adottate non siano state assolutamente frutto di sue iniziative unilaterali”, ma una “conseguenza delle discussioni a seguito delle diverse riunioni tenutesi”, come sarebbe riportato nei verbali di consiglio e provato dalle conversazioni del gruppo Whatsapp appositamente creato.
In sostanza, tramite il proprio avvocato, Angela Buso ha dichiarato di non poter accettare “che venga messa in discussione la sua buona fede” e neppure che le vengano “addebitate azioni e parole screditanti verso alcuni consiglieri” o che “il suo comportamento venga definito come contrario al bene dell’associazione”.
Parole che fanno intuire come la questione relativa alla Pro loco di Conegliano non si sia ancora conclusa.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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