Mentre a Conegliano s’infiamma la questione relativa allo stato di salute di Casa Fenzi, due giorni fa i famigliari degli ospiti hanno aperto una raccolta fondi a favore della residenza per anziani.
“Casa Fenzi riparte!” è il nome della raccolta fondi, aperta sulla piattaforma “GoFundMe”, che si è posta l’obiettivo di 60 mila euro.
La finalità, come è stato reso noto, è quella di “venire incontro alle necessità del personale di acquistare materiale monouso a difesa dal Covid-19” e “aiutare questi lavoratori in difficoltà”.
In sostanza, la raccolta fondi è sorta dall’esigenza di poter “riaprire in sicurezza la casa di riposo”.
Nel frattempo Casa Fenzi, in seguito alla mappatura eseguita dall’Ulss2, è risultata essere tra le residenze più esposte al Coronavirus in Veneto: a rendere noto tale dato è stata la stessa azienda sanitaria nei giorni scorsi.
E proprio sui dati forniti dall’Ulss2 si è espresso il capogruppo del Partito democratico, a Conegliano, e consigliere provinciale Alessandro Bortoluzzi, segnalando che si sarebbero verificati 25 decessi nei primi quindici giorni di aprile, e non 7 come l’azienda sanitaria ha ribadito nella sua replica.
Più chiarezza nei dati, una gestione insufficiente e tardiva della tamponatura è quanto imputato dal consigliere all’azienda sanitaria, aspetti che Bortoluzzi stesso ha annunciato come siano stati messi sul tavolo dei Carabinieri della stazione di Conegliano.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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