Se le librerie di Conegliano sono state tra le prime attività cittadine a riaprire dopo il lockdown, la biblioteca civica è ancora costretta ad offrire un servizio ridotto al solo prestito su prenotazione a causa delle norme di distanziamento sociale in vigore. Con la filiera del libro colpita duramente dall’emergenza Covid-19, il Partito Democratico coneglianese lancia un appello all’amministrazione per aiutare biblioteca e librerie indipendenti sfruttando alcune misure specifiche contenute nel Decreto Rilancio.
“Le librerie indipendenti forniscono tanti servizi insieme: fanno e promuovono cultura, sono un importantissimo punto di aggregazione, discussione, crescita, animano strade e luoghi con le loro vetrine e le luci accese”, spiega il consigliere Pd Isabella Gianelloni, autrice di un’interpellanza in cui si chiede all’amministrazione coneglianese di utilizzare le misure di sostegno indiretto alla filiera del libro volute dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini.
“Il Decreto Rilancio ha messo sul piatto la somma di 40 milioni di euro per la filiera del libro, di cui tre quarti a disposizione delle biblioteche pubbliche per l’acquisto di libri da librerie del territorio”, si legge nelle premesse dell’interpellanza, che specifica: “Le risorse assegnate sono: 1500 euro per le biblioteche con un patrimonio librario fino a 5000 volumi, 3500 fino a 20.000 volumi, 7.000 euro oltre 20.000 volumi”.
La somma che sarebbe messa a disposizione della biblioteca civica di Conegliano, utilizzabile entro 30 giorni dall’avvenuto accredito da parte della Direzione generale Biblioteche e diritto d’autore, e non oltre il 30 settembre 2020, permetterebbe quindi di incrementare il patrimonio librario a disposizione della cittadinanza e, soprattutto, sostenere economicamente alcune delle realtà che con difficoltà contribuiscono in maniera determinante alla vita culturale della città.
(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
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