Come promesso sono stati tutti individuati i responsabili del raid punitivo di piazza Cima. Lo ha confermato questa mattina la Questura.
A seguito di incessanti e accurate indagini espletate dalla Squadra Mobile di Treviso e dagli investigatori del Commissariato di Conegliano, questa mattina sono state eseguite nove perquisizioni personali e locali a carico di altrettanti giovani kosovari (Vedi video).
I giovani quasi tutti incensurati sono stati individuati quali responsabili dei fatti criminosi avvenuti in Piazza Cima a Conegliano lo scorso 2 maggio.
La complessa attività investigativa, coordinata dal Pm Mara De Donà, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso, ha consentito alla fine di individuare l’intero gruppo (composto da 11 ventenni kosovari), che ha partecipato alla violenta aggressione ai danni di alcuni giovani macedoni, loro coetanei, per motivi che sono ancora in corso di accertamento. Probabilmente, come è stato ventilato, per una questione di ragazze.
Le perquisizioni sono state eseguite comunque in diversi Comuni della provincia di Treviso e, in un caso, nella provincia di Venezia, interessando quindi un’ampia parte del territorio provinciale.
Le perquisizioni personali e locali hanno consentito di trovare ulteriori riscontri probatori circa la partecipazione dell’intera “banda” a quei fatti che alla cittadinanza sono stati di inaudita violenza che, oltre a costituire un grave episodio hanno suscitato allarme sociale nella cittadinanza coneglianese.
Nei confronti dei giovani, indagati in concorso per lesioni aggravate e per possesso di oggetti atti ad offendere, è stato inoltre emanato dalla locale Divisione Anticrimine, il divieto di accesso ai pubblici esercizi, la Daspo Willy, per due anni.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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