Nella serata di ieri, venerdì 4 giugno, si è svolta una nuova riunione dei soci della Pro loco di Conegliano che, secondo quanto riferito da Angela Buso (nella foto), ex presidente della Pro loco stessa e dipendente dell’Ufficio Cultura del Comune, sarebbe stata “richiesta da alcuni dei consiglieri” e indetta “per decidere la sua esclusione o decadenza”.
In una nota Buso ha riportato come, in sintesi, tale richiesta di “esclusione” sarebbe partita in quanto lei stessa non avrebbe sottoposto “eventuali contestazioni o problematiche in sede di consiglio o di assemblea”, ma avrebbe stretto “rapporti di connivenza con associazioni svolgenti attività incompatibili e concorrenziali con quelli della Pro loco”.
Oltre a ciò, non si sarebbe presentata in occasione di un “incontro pacificatore fissato appositamente a Combai” ma, al contrario, avrebbe dimostrato una “totale assenza e disinteresse verso le attività di volontariato”.
La questione della Pro loco di Conegliano si era aperta quasi un anno fa, quando Angela Buso, all’epoca presidente del gruppo di volontari, era stata sfiduciata da alcuni consiglieri e, successivamente, aveva deciso di presentare le proprie dimissioni dalla carica, pur rimanendo all’interno della Pro loco stessa, con il ruolo di consigliere.
Sul nuovo tema che la riguarda, Angela Buso ha deciso di esporre punto per punto le sue osservazioni, all’interno di una nota scritta.
“L’articolo 8 dello statuto prevede che le assemblee vengano indette dal presidente, previa deliberazione del consiglio che stabilisce la data, l’ora, la sede dell’adunanza e dell’ordine del giorno. – ha dichiarato Buso – Nell’avviso di convocazione è previsto il diritto di voto per i soci 2021, ma lo stesso articolo citato stabilisce come il diritto di voto riguardi i soli soci in regola con il versamento della quota di iscrizione, relativa all’anno in corso e all’anno precedente: tale norma non può essere modificata a piacimento dal presidente“.
“Nessuna norma dello statuto prevede la decadenza dal consiglio di amministrazione, – ha proseguito – essendo riservate all’assemblea straordinaria da statuto (sempre secondo l’articolo 8) solo le deliberazioni in merito alle modifiche statutarie e allo scioglimento dell’associazione. La convocazione dell’assemblea è, pertanto, viziata, con quanto consegue in ordine alla validità della riunione, e le motivazioni mosse nei miei confronti sono del tutto infondate e strumentali”.
“Tutte le questioni sollevate dalla sottoscritta e delle quali sono stati messi a conoscenza i Probiviri e l’Unpli, sono state più volte esposte anche nel corso delle riunioni del consiglio, come dai relativi verbali, e nella corrispondenza tra i membri del consiglio stesso. – ha aggiunto Angela Buso – Non ho mai condotto attività di natura incompatibile e concorrenziale tramite diverse associazioni con le quali, comunque, sono quotidianamente in contatto anche per ragioni lavorative”.
In riferimento all’incontro di Combai, Buso ha spiegato come fosse “stato preventivamente avvisato il presidente Follador e inviata una comunicazione con la richiesta della sua lettura, che non è stata fatta”.
“L’assunto secondo cui ci sarebbe stata una denigrazione delle attività e delle iniziative da parte mia è, oltre che totalmente generico, destituito di ogni fondamento, così come il fatto secondo cui ci sarebbe stata assenza e disinteresse verso le attività di volontariato. – ha concluso l’ex presidente – La richiesta di esclusione non ha, pertanto, alcun fondamento e trova ragione, illegittimamente, nei contrasti sorti con alcuni dei membri del consiglio”.
(Foto: Facebook).
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