Aveva comprato la carcassa di un’auto e l’ha sistemata, per venderla, ma risulta il clone di un’auto storica di grande valore. Per questo è in corso a Treviso un processo che vede coinvolti tre coneglianesi per una truffa piuttosto articolata, che uno dei difensori, l’avvocato vittoriese Stefano Arrigo, ridimensiona molto.
Alla sbarra un 85 enne assistito da Arrigo, e due cinquantenni coinvolti a vario titolo nella vicenda.
Secondo la difesa i fatti sono chiari: l’anziano coneglianese avrebbe acquistato a suo tempo la carcassa rimettendola a posto, in strada per la vendita.
Senonchè l’auto presenta un numero di telaio corrispondente a quello di un’auto storica (pare una Alfa Zagato 1900). Una volta messa a posto l’85enne ha chiesto una targa nuova e una re-immatricolazione.
Ed è scaturito l’inghippo; il padrone dell’auto originale si è accorto dell’auto immatricolata con lo stesso numero messa in vendita su un sito, e si è allarmato e ha querelato. Anche perché anni fa aveva denunciato la scomparsa del libretto dell’auto e secondo la sua versione qualcuno avrebbe utilizzato i dati per mettere sul clone la stessa numero di telaio.
“L’auto del nostro cliente non regge il confronto con l’originale del querelante – ha spiegato la difesa – e quindi non siamo davanti ad una truffa. Non si voleva far passare l’auto per quello che non è, ma questo sarà oggetto ancora di accertamento in sede giudiziale nel processo che è stato rinviato a fine giugno“.
In effetti nell’udienza di questa mattina sono stati sentiti i periti di parte, ed entrambi avrebbero confermato la versione che l’auto “taroccata” non ha nulla di quella originale, storica e di grande valore.
Con l’anziano sono stati coinvolti nel processo anche i due cinquantenni, quindi oltre al padrone della vecchia carcassa, anche quello che aveva l’auto in deposito, e un terzo che formalmente aveva venduto dieci anni fa la carcassa all’anziano.
Sono stati sentiti in udienza i testimoni, ne manca uno che sarà sentito il 28 giugno e quindi avviare la discussione del processo con la sentenza.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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