Conegliano, Bernardelli torna sulla procedura di espulsione avviata a suo carico dalla Lega: “Sottoporrò ogni questione all’autorità giudiziaria”

A riaprire la questione sull’avvio della procedura per la sua espulsione dalla Lega, dopo anni di militanza interna al partito, è Giovanni Bernardelli, ex presidente del consiglio comunale di Conegliano e nome assente alle prossime amministrative, entrato nella bufera a inizio mese a causa di un caffè preso assieme al candidato sindaco Fabio Chies.

Fin dal principio Bernardelli aveva tentennato di fronte alla previsione di dover prendere posizione alle amministrative, stando dalla parte della Lega, il partito a cui è iscritto da 30 anni, oppure da quella dell’ex primo cittadino Fabio Chies, con il quale non aveva mai negato di aver instaurato anche un’amicizia, al di là della collaborazione istituzionale.

Indecisione che era poi scaturita nella scelta definitiva di non presentarsi a questa tornata elettorale.

Tutto normale fino agli inizi di settembre, quando Bernardelli è stato “avvistato” il primo venerdì di mercato mentre prendeva un caffè assiema a Fabio Chies – voci di corridoio, poi smentite sia dall’interessato che dalla Lega, facevano cenno addirittura a un contributo prestato nell’attività di volantinaggio politico – si è poi ritrovato al centro di una procedura avviata a suo carico per l’espulsione dal gruppo Lega.

A confermare questa decisione erano stati gli stessi Gianangelo Bof e Roberto Bet, rispettivamente commissario provinciale e responsabile cittadino della Lega, i quali hanno riferito di atteggiamenti poco consoni tenuti da Bernardelli nei mesi precedenti, di un mancato appoggio al candidato sindaco del partito Piero Garbellotto: di conseguenza, il caffè sarebbe stato solo la goccia a far traboccare un vaso, a quanto pare, già ben pieno d’acqua (vedi articolo).

Ma a distanza di tempo Bernardelli ha voluto “ribadire alcuni elementi fondamentali”: “I sentimenti di amicizia che possono legare una persona a un’altra non possono essere, in alcun modo, strumentalizzati”.

“Non ho posto in essere i comportamenti che mi vengono attribuiti – prosegue Bernardelli – Chiara a riguardo è la mia presa di posizione con cui esprimevo la volontà di non partecipare a questa tornata elettorale per una questione di coerenza, dopo aver preso atto delle scelte della Lega e del rapporto instaurato con l’amministrazione uscente”.

“Non si dimentichi, inoltre, che a marzo 2021 mi sono ammalato gravemente di Covid – aggiunge – tanto da finire in terapia sub-intensiva, con la necessità di una lunga riabilitazione, che mi sta ancora impegnando”.

Giovanni Bernardelli, inoltre, riferisce di non aver ancora ricevuto “alcuna comunicazione da parte della Lega di contestazione ufficiale su comportamenti non consoni”.

“Lo statuto è chiaro sull’iter procedurale da seguire – afferma – iter che prevede l’instaurazione di un contraddittorio tra le parti, con il diritto di difesa da parte di colui che viene tacciato di qualche mancanza”.

A questo punto, afferma l’ex presidente del consiglio comunale, si dovrà fare ufficialmente chiarezza sulla situazione: “Si rende necessario il vaglio della vicenda a opera dell’autorità giudiziaria competente, alla quale sottoporrò ogni questione, anche al fine di fare massima chiarezza”.

(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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