“Bernardelli deve scegliere”: è la sintesi della replica di Gianangelo Bof, commissario provinciale della Lega, di fronte alle parole del compagno di partito Giovanni Bernardelli, ex presidente del consiglio comunale a Conegliano, il quale nelle scorse ore ha spiegato che al momento preferisce non prendere una scelta sul candidato da appoggiare ma, piuttosto, attendere e “stare alla finestra” per osservare gli sviluppi della politica (qui l’articolo).
La posizione di Bernardelli è chiara: da una parte l’appartenenza alla Lega, partito a cui risulta essere tesserato dal 1991 e che ha designato come candidato sindaco l’imprenditore Piero Garbellotto, dall’altra la stima nutrita nei confronti di Fabio Chies, ex sindaco (di Forza Italia) della città il quale, contro ogni previsione, ha deciso di allontanarsi dalle altre forze del centrodestra, per correre da solo alle prossime amministrative.
Bernardelli ha chiarito come per lui non sia possibile rinnegare di colpo l’esperienza amministrativa trascorsa al fianco di Chies e, allo stesso tempo, staccarsi dal partito di cui è un fedele militante: pertanto, in questa situazione complessa, da lui stesso definita “imbarazzante”, ha deciso di prendere del tempo.
Argomentazioni che non hanno trovato il favore di Bof, il quale ha sottolineato come il candidato sindaco della Lega sia Garbellotto, e di conseguenza questo è l’unico nome da appoggiare per chi fa parte del partito.
“Per un militante della Lega le cose sono chiare: c’è un candidato sindaco designato dal partito e quello deve essere sostenuto – ha dichiarato Bof – Poi, le simpatie o i rapporti personali che uno può avere non riguardano e non devono riguardare il partito, che ha una sua linea da seguire”.
“In politica, se c’è una linea di partito quella è, e la situazione è simile a quella di un’azienda: se c’è una linea aziendale, deve essere seguita da chi fa parte dell’azienda stessa – ha proseguito -. Una linea che non può tenere conto delle simpatie, perché quelle riguardano la sfera personale”.
“Bernardelli deve decidere cosa fare: se resta nella Lega deve sostenere il candidato sindaco designato – ha concluso Bof -, altrimenti deve decidere di uscire dal partito. O dentro o fuori“.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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