Oggi, lunedì 26 aprile, è la data che segna la riapertura di cinema e multisala, dopo diversi mesi di stop.
Ma non tutte queste realtà hanno intenzione di riaprire immediatamente le proprie porte, preferendo attendere un attimo e, nel frattempo, osservare la reazione del pubblico e l’andamento dell’attività dei cinema che, invece, hanno deciso di riprendere il lavoro fin dal primo giorno: è il caso del multisala Cinergia, in via Giacomo Matteotti a Conegliano, gestito da un’azienda guidata dai soci Alessandro Tizian e Tiziano Solmi.
E proprio Alessandro Tizian, che lo scorso marzo aveva delineato la situazione vissuta dal comparto (vedi articolo), ha riassunto in tre punti le motivazioni alla base di questa scelta: perplessità sui costi preannunciati dalla distribuzione, l’orario di coprifuoco e l’impossibilità di consumare, per decreto, cibi e bevande in sala.
“Non abbiamo ancora deciso una data certa per la riapertura del multisala, – ha dichiarato Tizian – ma intanto ci siamo presi una settimana per capire come reagisce il pubblico spettatore e come sarà il ritorno in sala nei cinema che invece apriranno“.
“Abbiamo infatti delle perplessità in merito ai costi della distribuzione, che propone dei costi per i film, peraltro già presenti in piattaforma, come se la proiezione avvenisse solamente al cinema – ha spiegato Tizian – Per questo motivo, un tema è quello se rinunciare a determinati film, perché presenti anche in piattaforma, per la questione dei costi”.
“Un altro aspetto è il tema dell’orario di coprifuoco: se rimane alle 22, io devo far terminare la proiezione alle 21.30, per dare l’opportunità al pubblico di poter rientrare a casa. Siamo perplessi e basiti per quanto riguarda questa cosa, – ha proseguito – ed è evidente che, così facendo, io avrò solamente due proiezioni, una alle 17 e l’altra 19.30: andare al cinema, però, è soprattutto una forma di divertimento serale che va a scontrarsi con quanto previsto dal protocollo e il rischio è che la gente, per paura di non rispettare il coprifuoco, decida di rimanere direttamente a casa“.
“Il terzo aspetto riguarda il divieto, secondo decreto, di consumare cibo e bevande in sala nel corso della proiezione, ma la vendita di questi prodotti è una delle nostre principali forme di guadagno”, ha aggiunto Alessandro Tizian specificando come, sul fronte degli investimenti, fortunatamente il multisala non abbia la necessità di acquisire delle nuove dotazioni o ulteriori strumenti di prevenzione, essendo già stato acquisito tutto la scorsa estate, in occasione della breve apertura poi interrotta dal dpcm di ottobre.
Ma quali sono le speranze per un comparto che si trova in evidente difficoltà?
“Sicuramente di avere un interlocutore con cui discutere il problema dei costi della distribuzione, perché il nostro settore è legato al prodotto, – ha risposto Tizian – ma anche che i protocolli cambino presto”.
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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