Conegliano, celebrato ieri l’Australia Day: rinnovata l’amicizia tra la città del Cima e Lismore

Gli inni di Australia e Italia hanno risuonato nella sala consiliare del municipio di Conegliano durante il pomeriggio di ieri, sabato 25 gennaio, in occasione della celebrazione dell’Australia Day, ovvero l’anniversario del primo sbarco delle flotte inglesi nella baia di Sydney.

L’appuntamento è giunto per la prima volta nella città del Cima, grazie all’associazione Italia-Australia presieduta da Fulvio Brunetta, che da ben 14 anni organizza l’evento in territorio veneto.

Un’occasione, quella di ieri, per riflettere sulla necessità di scambi culturali e commerciali tra Paesi e sull’emigrazione di ieri e oggi che coinvolge i due territori, ma anche per rinnovare il patto di amicizia tra le città di Conegliano e Lismore.

“Faccio le mie congratulazioni per il titolo di Patrimonio Unesco. – ha esordito l’ambasciatore Greg French – Le relazioni possono davvero rafforzare il legame tra i due Paesi: Italia e Australia godono infatti di ottimi rapporti e la loro collaborazione si vede in settori come quello del vino e delle fonti rinnovabili. C’è un fiorente rapporto bilaterale”.

“L’accesso ai rispettivi mercati è un segnale dato al mondo – ha proseguito l’ambasciatore – in quanto siamo tutti più sicuri e prosperi in un sistema di regole concordate. Noi australiani, anche alla luce di quanto avvenuto, condividiamo l’impegno di voi italiani nella protezione dell’ambiente e continueremo a sviluppare le nostre politiche climatiche”.

“Condividiamo un sogno, – ha aggiunto Greg French – il sogno di una società giusta e libera e condividiamo questo sogno con gli italiani”.

Successivamente, l’ambasciatore ha intonato al suono della chitarra una canzone tradizionale australiana, dove viene ripetuto il ritornello significativo “I am, you are, we are australians” (“io sono, voi siete, noi siamo australiani) e sono presenti alcuni versi in lingua italiana sul tema dell’emigrazione.

“Penso che questa sia una splendida occasione di incontro – ha commentato il sindaco Fabio Chies – e la solidarietà dimostrata al territorio australiano dopo gli ultimi eventi è anche un fatto morale: è importante che territori così lontani si sentano vicini“.

“Il concetto di vicinanza si vede già dai risultato del titolo Unesco. – ha proseguito il primo cittadino – Qui si parla di un paesaggio frutto dell’agricoltura eroica, divenuta così grazie al duro lavoro di due generazioni. Ed esiste un collegamento tra chi è rimasto in Italia e chi è emigrato: da una parte hanno lavorato per costruire un grande territorio e dall’altro per sostenere un grande continente. Se ci guardano da lassù, saranno contenti: erano tutti uniti da una gran voglia di lavorare”.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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