Anche gli elettori coneglianesi dicono “sì” al taglio dei parlamentari, ma a differenza di altre città lo fanno con una certa freddezza, al punto che in ben tre sezioni ha vinto il “no” alla riforma costituzionale.
Se a livello nazionale la riduzione del numero di senatori e deputati è stato approvato a larghissima maggioranza, con quasi il 70% di consensi a fronte di un 30% di voti contrari, nella città del Cima il “sì” ha vinto “solo” con il 57,07% contro il 42,93% di elettori che hanno bocciato il progetto e un quadro completato da ben 133 schede bianche e 76 nulle.
Visto il contesto, a Conegliano è accaduto qualcosa che pochi altri Comuni di dimensioni simili possono probabilmente condividere, ovvero la vittoria del “no” al taglio dei parlamentari in singole sezioni, che in città sono state ben tre.
E mentre per due il vantaggio dei contrari è stato minimo, nell’altra – il seggio elettorale numero 4 della scuola Marconi di via Toniolo, accanto all’ospedale civile – la vittoria del “no” è stata piuttosto larga, con 293 schede a 270. Più risicati, ma ugualmente significativi, i margini di vittoria del voto contrario negli altri due seggi “ribelli”: al numero 1, ospitato come da tradizione all’Ipsia di via Pittoni, i contrari alla riduzione di senatori e deputati sono stati 184 contro 179 favorevoli, mentre alla sezione 28 della scuola elementare Kennedy c’è stata una sola scheda di differenza: 231 “no” e 230 “sì”.
In tutti gli altri seggi ha vinto il voto favorevole al taglio, anche con margini importanti come per esempio al seggio 20 di Parè (354 a 201 per il “sì”), al 12 di Campolongo (374 a 251) e al 10 della media Grava (377 a 255).
Nella vicina Vittorio Veneto, che ha 33 seggi a fronte dei 35 di Conegliano, il “sì” s’è imposto nella totalità delle sezioni elettorali, in certi casi anche con margini di vantaggio superiori alle 100 unità. Ben 106, curiosamente, le schede nulle.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: web).
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