Il consiglio comunale di Conegliano ha approvato all’unanimità il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba), traguardo importante anche in considerazione del fatto che le recenti indagini della Regione Veneto hanno mostrato che sono ancora poche le amministrazioni locali che si sono dotate di questo strumento obbligatorio per legge.
L’importanza del provvedimento è stata sottolineata dall’approvazione bipartisan dello stesso, con un plauso particolare all’architetto Massimo Piani, incaricato di fotografare la situazione della città per quanto riguarda l’accessibilità e redigere un documento che promette di essere una fondamentale integrazione delle norme edilizie già esistenti.
L’assessore Floriano Zambon ha presentato il piano: “Questa prima parte del percorso ha dotato la città di Conegliano di uno strumento di civiltà. L’architetto Piani ha svolto un lavoro tecnicamente di spessore, pur nell’esigenza di rispettare le scadenze per il finanziamento regionale” ha spiegato, aggiungendo qualche indicazione sull’attuazione: “Alcune delle proposte hanno già trovato riscontri nel bilancio del comune, ma per quanto riguarda il tema specifico degli itinerari di interesse della città bisogna trovare una sintonia con il sistema di trasporto pubblico, in particolare con la Mom, per realizzare infrastrutture compatibili. Importanti saranno anche le garanzie sull’evoluzione dei mezzi di servizio, attualmente un po’ vetusti”.
Sulla necessità di guardare con occhi differenti alla disabilità ha parlato il consigliere del Partito Democratico Flavio Pavanello: “Il piano punta a programmare interventi sull’accessibilità degli spazi pubblici, quindi parla di tutti i cittadini e non mette etichette alle persone. Qui sta il rispetto della dignità, perché siamo tutti potenzialmente disabili, quindi dobbiamo tutti farci carico del problema dell’accessibilità”.
Il Peba va a sanare una lacuna nei regolamenti edilizi del comune, ha spiegato il consigliere dem: “Il documento deve diventare un punto di riferimento per tutti i futuri provvedimenti. Contiene linee di attenzione, chiaramente implementabili nel tempo, riguardanti interventi sugli edifici pubblici, ma che noi chiediamo siano fatte valere anche nell’edilizia privata di siti di interesse pubblico”.
(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
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