Conegliano, Devis Bonaldo contro le polemiche sulla manifestazione di domani in via Filzi: “L’iniziativa non avrà un colore politico”

Manca poco alla manifestazione “In piazza per la libertà” organizzata da Devis Bonaldo, presidente del circolo di Ancora Italia per l’area del coneglianese e del trevigiano, che si terrà nel primo pomeriggio di domani, domenica 18 aprile alle 14, in via Filzi a Conegliano.

Inizialmente la manifestazione era stata programmata in piazza Cima ma, per motivazioni legate alla crisi sanitaria vigente e alla sicurezza, il Comune di Conegliano aveva espresso il proprio diniego per la sede dell’iniziativa proponendo, tramite la figura del comandante della Polizia locale Claudio Mallamace, la sede alternativa di via Filzi (leggi l’articolo).

Per l’iniziativa erano stati invitati tre relatori: Riccardo Szumski, medico e sindaco di Santa Lucia di Piave, il filosofo Francesco Lamendola, e l’analisi in comunicazione integrata Marco Piccoli.

La notizia dell’appuntamento era subito circolata, anche sui social e, alla luce di ciò e di fronte a qualche polemica, lo stesso Devis Bonaldo ha voluto fare qualche precisazione in merito.

“A seguito di qualche polemica verificatasi negli scorsi giorni sui social e per evitare inutili strumentalizzazioni a causa della partecipazione del dottor Szumski, invitato per portare la propria testimonianza di medico sulla cura del Covid-19, e non come politico, ho deciso di fare un passo indietro e di togliere dal manifesto qualsiasi riferimento a partiti politici, anche perché non era assolutamente mia intenzione di rendere la manifestazione un comizio politico. – ha spiegato Bonaldo – Il mio scopo, e quello del gruppo di amici con il quale organizzo, voleva essere solamente un atto di solidarietà nei confronti delle persone in difficoltà a seguito dei provvedimenti presi dal Governo per arginare la pandemia, ma che di fatto stanno facendo più danni della pandemia stessa”.

“Volevamo solo portare la voce di queste persone alle istituzioni e dire che non siamo più disposti ad accettare questo clima autoritario, che di fatto sopprime la libertà e i diritti fondamentali ed inviolabili sanciti dalla Costituzione, ma anche dalla dichiarazione universale dei diritti umani. – ha proseguito – Di conseguenza, la manifestazione sarà apolitica, non ci saranno bandiere né gazebi di partito, come paraltro era già previsto da noi, e vorremmo che nessun altro le portasse con sé“.

“Agiremo come movimento ‘In piazza per la libertà’, – ha concluso – ed esorto tutti ad iscriversi al gruppo Telegram, dove ci sono già quasi 700 iscritti, perché questa non sarà l’ultima protesta se questo stato di cose non cambierà e non si tornerà alla normalità”.

(Foto: Facebook).
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