Conegliano, di nuovo la polemica sul Castello. Il consigliere Isabella Gianelloni: “Un sipario di rovi sulle mura”

Ritorna a Conegliano la questione dello “stato di salute” del Castello, una tematica già sollevata in passato dal consigliere del Partito democratico Isabella Gianelloni, anche nel corso di vari consigli comunali.

I punti su cui ancora una volta Gianelloni si sofferma sono la manutenzione delle ruote dei raggi del cannone posto all’esterno del museo Castello, la “serranda arrugginita” della sala Vazzoler del piano terra e il progetto complessivo di rivalutazione del Castello stesso.

“Da anni si parla di riallestire il museo secondo criteri più moderni, – spiega Gianelloni – tali da inserire il tutto in una proposta di visita e didattica degne di una città che sta per entrare nelle liste dell’Unesco. Qualcuno ha anche vinto un concorso di idee, ovviamente rimaste nel cassetto“.

“Dov’è finito il progetto? – chiede il consigliere del Pd – Sappiamo che è chiuso da anni nei cassetti, nonostante tutte le approvazioni necessarie. Sappiamo anche che i cittadini hanno dovuto alzare la voce per evitare che al posto del parco sorgesse un ristorante: oggi stanno vincendo i rovi”.

“Con tanta fatica – aggiunge Isabella Gianelloni – pare che, grazie agli alpini e alla ferrea volontà di persone come Gianfranco Losego, vedrà la luce il sentiero che porterà sotto le mura nord, le quali meriterebbero ben altra attenzione da chi ne detiene la responsabilità. Lo scandalo più grande riguarda le mura ovest, restaurate con tanti soldi pubblici, con l’aiuto del Rotary e l’energia infaticabile di Renato Sartor, che oggi molti piangono senza seguirne minimamente le indicazioni”.

Quelle mura – rimarca il consigliere – sono uno spettacolo, ma ormai su di loro si è chiuso il sipario, fatto di rovi, sterpi, vegetazione incontrollata tanto che sono tornate a essere quasi invisibili dalla pianura. Fiumi di parole sull’intervento di illuminazione, che oggi farebbe luce solo sulle erbacce”.

“Di una splendida città murata in collina, – conclude Gianelloni – di un luogo di una bellezza unica e assoluta, rimane, in sostanza, tanta rabbia. A quando qualche soluzione?”.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it)
(Foto: Archivio Qdpnews.it)
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