Conegliano, dopo 12 anni il processo per il crac Econ riparte dall’appello. Accolto il ricorso contro la sentenza di secondo grado di tre imputati

Dopo dodici anni il processo per il crac Econ riparte dall’appello.

La Corte di Cassazione ha infatti accolto con rinvio, il ricorso contro la sentenza di secondo grado dei tre imputati: l’amministratore delegato Carlo Manfrenuzzi, ex coordinatore provinciale di Alleanza Nazionale difeso dall’avvocato Carlo Broli, il veronese Ennio Cozzolotto presidente del consiglio d’amministrazione e l’amministratore Giuseppe Caronna.

Nel 2018 i giudici veneziani avevano infatti ribaltato la sentenza di primo grado di completa assoluzione condannando a due anni di pena gli imputati. Tutti e tre hanno deciso di ricorrere alla Suprema Corte e ieri i giudici della Quinta Sezione hanno accolto il ricorso.

A chiedere l’assoluzione di Manfrenuzzi, Caronna e Cozzolotto è stato anche il procuratore generale sostenendo la stessa linea della difesa: “Ossia la mancanza del danno che gli imputati avrebbero provocato – spiega l’avvocato Broli -. Il reato di bancarotta societaria prevede che ci sia un aggravamento del dissesto che non si è mai verificato”.

I tre amministratori sono accusati di aver manipolato nel 2018, i bilanci per far apparire in salute una società che invece era sull’orlo del fallimento, penalizzata da un buco, successivamente accertato, di 1 milione e 400 mila euro.

Il motivo: poter così cedere il 40 per cento delle quote societarie (il 60 per cento era di Conegliano Servizi partecipata del comune), del socio privato Aspica a Savno.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts