Dopo essersi espressi sull’immagine di questi anni di Conegliano (qui l’articolo) e sul futuro della città (qui l’articolo), Fabio Chies, Alessandro Bortoluzzi e Floriano Zambon hanno detto la loro in merito a un problema aperto da anni: l’ex area Zanussi.
Un tema che aveva attirato anche l’attenzione di alcuni imprenditori, a partire da Massimo Colomban (qui l’articolo) fino a Piero Garbellotto (qui l’articolo), senza contare il dibattito politico – non privo di scontri – che la questione ha sollevato in sala consigliare negli anni.
Quali potrebbero essere i progetti da attuare per il rilancio di questa zona, da sempre al centro del dibattito in città?
“A partire dagli anni Novanta erano 20 le ex aree industriali dismesse a Conegliano e ora siamo arrivati a 3: un segno di quanto il processo sia stato parzialmente completato. – è la premessa fatta da Floriano Zambon – Tra queste rimane l’ex area Zanussi: su questo fronte io penso che debba esserci un’acquisizione dell’area da parte del pubblico, che deve fare da regia. Così facendo, l’amministrazione avrebbe più possibilità di fare una scelta, che è nell’interesse della comunità“.
Secondo Fabio Chies, invece, il tema deve essere considerato “più come un’opportunità che come un problema, in quanto presenta dimensioni tali da cambiare l’aspetto della città, dove il verde deve trovare una sua collocazione”.
“Sicuramente – prosegue – rappresenta una grande sfida e l’ex area Zanussi ha incarnato una zona grigia della città, in cui tutti ci stiamo sbizzarrendo con una serie di idee che da un lato devono essere pragmatiche e dall’altro ambiziose, poiché guardano al futuro della città. Bisogna capire come il Comune potrà incidere sulla questione e lo si potrà fare una volta concluse le aste”.
Per Alessandro Bortoluzzi, invece, sull’area si potrebbe “ragionare per un utilizzo anche temporaneo”.
“Servono parcheggi e bisogna considerare come l’ex area Zanussi fosse un luogo di lavoro, – ha continuato – quindi si potrebbe pensare ai nuovi lavori che lì potrebbero insediarsi. Possiamo uscire dal pantano in cui ci siamo trovati, pensando a un rilancio di quell’area della città”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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